La giunta di Lissone vuole cambiare il nome a piazza Craxi. L’iniziativa l’ha presa, come al solito, l’assessore Roberto Beretta secondo il quale l’ex presidente del Consiglio e leader del Psi «non è un modello morale di politica». L’occasione è la riqualificazione della zona del centro di cui fa parte l’attuale piazza. Una sistemazione che porterà alla nascita di largo Pertini.
Per ora si tratta di una proposta sulla quale dovrà pronunciarsi il Prefetto. Contro la decisione si è scagliata la figlia di Bettino Craxi, Stefania, che ha annunciato di essere pronta a tornare a Lissone per manifestare contro il provvedimento annunciato dall’amministrazione.
«Mi spiace dover commentare l’ignoranza di un assessore, ma oramai l’ignoranza è un tratto caratteristico della politica odierna – ha detto Stefania Craxi al Cittadino – È un atto blasfemo quello di cercare di dividere Pertini da Craxi, personalità diverse, ma che hanno entrambi concorso al governo del paese negli anni ’80, gli anni che hanno segnato il progresso civile economico e politico della nostra nazione. Provo un sentimento di ingiustizia, ma i ragli degli asini non arrivano al cielo. Mi auguro che il Prefetto non accolga questa richiesta».
È la seconda volta che la giunta di Lissone tenta di cambiare il nome dell’area dedicata nel gennaio 2011 all’ex segretario del Psi. La prima volta il tentativo fu stoppato dal Prefetto, ma ora- a distanza di un paio d’anni- l’amministrazione di centrosinistra non ha perso la volontà di modificare l’intitolazione di quella piazza in pieno centro storico, accanto alle Poste e, sulla scorta di una modifica urbanistico- viabilistica dell’ambito in questione che andrà a ridefinire l’area, comprensiva della piazza intitolata a Bettino Craxi. Così, ha presentato al Prefetto una nuova volontà. La riqualificazione dell’area porterà con sé (Piano Urbano del Traffico compreso) una nuova suddivisione degli spazi. E la giunta fa forza su questo per arrivare al proprio fine.