La missione dell’Asst Monza si era conclusa ufficialmente nei giorni scorsi, ora l’ospedale Fiera Milano, realizzato nel 2020 in piena pandemia per l’assistenza di pazienti Covid gravi (con il coinvolgimento diretto anche di aziende brianzole), è pronto per dimettere l’ultimo paziente e mandare i 157 posti letto in stand-by. Lo fa sapere il Policlinico di Milano in una nota.
Nel Padiglione del Policlinico in Fiera di Milano da aprile 2020 sono stati gestiti 505 ricoveri di malati gravi, tutti intubati e ventilati artificialmente. Il tasso di sopravvivenza medio per i pazienti ricoverati è stato del 70%, ma ha raggiunto picchi vicini all’80%. L’età media dei ricoverati, in prevalenza maschi, è stata di 64 anni; in 31 casi i pazienti avevano meno di 50 anni. La degenza media è stata di 22 giorni, mentre 70 pazienti sono rimasti ricoverati oltre un mese. Nel momento di massima emergenza ha attivato 80 posti letto in contemporanea, grazie al lavoro di oltre 90 medici e circa 200 infermieri.
La struttura ha potuto contare sul supporto di 18 ospedali pubblici e privati, di cui i capofila sono stati il Niguarda di Milano, il San Gerardo di Monza, l’Asst Sette Laghi, l’Asst Ovest Milanese, l’Asst Rhodense, il Policlinico San Donato e l’Istituto Humanitas. Il Padiglione con le terapie intensive non sarà chiuso, ma rimarrà “ibernato” in attesa di capire l’andamento della pandemia nei prossimi mesi.
“È necessario continuare ad essere prudenti – commenta Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano – l’andamento della pandemia in questo periodo è confortante e i dati sono in continuo miglioramento, ma non è ancora possibile abbassare la guardia. L’estate scorsa avevamo già sperimentato lo stand-by del Padiglione in Fiera, che ci ha permesso di ripartire immediatamente ad utilizzare le sue terapie intensive non appena i contagi erano tornati ad aumentare”.