Nessun allarmismo, ma occorre prestare attenzione. Il professore Francesco Broccolo, già docente di microbiologia clinica all’Università Milano-Bicocca, ora in cattedra all’Università del Salento, illustra il nuovo quadro pandemico.
«Capisco che le ultime notizie provenienti dalla Cina abbiano creato molte preoccupazioni tra la gente -esordisce- È normale ripensare a quello che è avvenuto tre anni fa. Ma allora non si sapeva nulla di quel virus e nessuno era stato vaccinato. Eravamo un po’ tutti naïf in materia». I dati dell’ultima settimana intanto confermano in Lombardia e in Brianza contrazione di contagi e ricoveri.
Il virologo Broccolo: in cena persone poco immunizzate
Osservando quel che sta succedendo nel paese della Grande Muraglia, il virologo sottolinea le differenze tra il modus vivendi dei cinesi e il nostro. «La popolazione cinese -rimarca – viene da una politica durissima di isolamento che ha permesso solo in minima parte la diffusione del virus. I cinesi hanno subito restrizioni severissime, non certo paragonabili alle nostre, che hanno reso le persone poco immunizzate. Inoltre, sono stati utilizzati pochi vaccini e non vengono tuttora impiegati i farmaci previsti dai nostri protocolli. Vorrei, però, dire, che qui da noi non sempre i farmaci antivirali vengono utilizzati in modo tempestivo, come si dovrebbe. Alcuni medici sembrano timidi quando si tratta di prescriverli».
Anche se non si hanno ancora certezze sul loro grado di virulenza e sul reale impatto sulla popolazione, sono le nuove varianti (sottovarianti di omicron) a provocare il rialzo dei contagi. A farle avanzare velocemente sarebbe una mutazione che le farebbe sfuggire agli anticorpi già presenti tra i vaccinati e tra chi ha già contratto la variante omicron.
Il virologo Broccolo: secondo booster per anziani e fragili
Martedì la Cina ha dichiarato inaccettabili i test anti Covid sui viaggiatori in arrivo in Europa minacciando addirittura possibili ritorsioni. Su questo argomento Broccolo sposa una soluzione già avanzata dai Centers for disease control and prevention statunitensi. «I controlli sui viaggiatori -sottolinea- possono essere interpretati come delle mere decisioni politiche. Gli scienziati d’oltreoceano propongono di analizzare le acque reflue delle compagnie aeree, che offrirebbero una visione più chiara delle mutazioni del virus, una fotografia precisa di ciò che accade realmente in un paese».
Per quel che concerne i vaccini, il virologo consiglia di proteggere con la seconda dose booster le persone fragili (indipendentemente dall’età) e gli anziani over 80. «Per le altre fasce di popolazione -afferma- non sarei così perentorio» aggiungendo che «alcuni recenti studi hanno rivelato che dopo la quarta dose di vaccino scende la protezione specifica nei confronti di un virus». Le mascherine, invece, andrebbero usate con «coerenza». «Inutile tenerle durante il viaggio in treno e poi togliersele sulla scala mobile superaffollata della stazione – sottolinea- Le protezioni individuali vanno messe in atto in tutte quelle situazioni di potenziale pericolo, non solo dove vige un obbligo».
Un nuovo sistema di prevenzione del Covid (così come di altri virus e dei pollini) potrebbe venire dai filtri endonasali, piccoli dispositivi a forma di spirale, già noti in passato, che Broccolo ha studiato insieme a un team di ricercatori pubblicando i risultati su una ricerca scientifica internazionale.