Dieci milioni di euro. A tanto ammonta il credito del Comune di Monza nei confronti dei “furbetti” che non pagano mense, affitti e accessi agli impianti sportivi. È la notizia d’apertura del Cittadino in edicola giovedì 3 maggio 2018, che all’argomento ha dedicato il primo piano analizzando lo stato delle casse pubbliche, i conti di piazza Trento e la spesa sociale. In partenza le lettere per gli inquilini morosi delle case comunali, il municipio si prepara a istituire un tavolo per la riscossione.
Ma ovviamente c’è molto di più, a partire dalla cronaca nera e giudiziaria, con lo sfruttatore di ragazzine condannato a 13 anni di carcere, con una persona prosciolta dall’accusa di avere ucciso la moglie e invece innocente (e ora chiede mezzo milione di danni) così come lo strano caso del condominio monzese che una mattina si è svegliato con una porta di ingresso forzata, graffiti strani in ascensore, alcuni spioncini oscurati dallo scotch: quanto basta per pensare che i ladri stessero preparando dei furti o che ci abbiano provato.
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Una questione di sicurezza? Certo, che arriva a poche distanza dall’apertura dell’attività del Controllo di vicinato, al quale assessore comunale (Federico Arena) e capogruppo di minoranza Pd (Egidio Riva) invitano ad aderire i militanti di Forza nuova, la formazione di estrema destra che ha inaugurato le “Passeggiate per la sicurezza”, cioè ronde, in città, inaugurate la scorsa settimana.
A proposito di destre: la formazione Lealtà Azione ha reso omaggio al cimitero ai repubblichini il 29 aprile, un fatto che ha spinto l’Anpi (Associazione partigiani) a chiedere all’amministrazione comunale di tenere sotto controllo l’ultra destra monzese.
Nel frattempo prosegue il caso Bramini, l’impreditore fallito per i crediti non riscossi dallo Stato: mentre la petizione a suo favore volta verso 60mila adesioni, il monzese risponde al tribunale che la scorsa settimana aveva preso posizione.
Già, lo Stato: quello che indirettamente gestisce anche le linee ferroviarie. Bene (si fa per dire): un’inchiesta del Cittadino racconta come documenti alla mano, cioè gli orari di un secolo fa, la linea per Como via Monza viaggi senza quasi miglioramenti nei tempi di percorrenza verso Milano mentre il Besanino, la linea Monza-Molteno, abbia addirittura perso dei minuti allungando i tempi.
E ancora: in cronaca ci sono anche i Rossi, la grande famiglia Rossi che a dieci anni di distanza dall’ultimo raduno ha deciso di ritrovarsi raccogliendo quasi cento persone che nel corso del tempo hanno vissuto la diaspora tra Monza, Como, Sondrio, Milano e Torino.
Poi i quartieri, dove si parla di un progetto europeo sperato per l’housing sociale, di un cittadino di origine straniera che ha restituito un prezioso portafogli a un avvocato che ha studio a Monza, di un appello per non togliere il porfido storico attorno a piazza Indipendenza e dei rifiuti che sono tornati a riempire il cantiere abbandonato della Sp 6 ferma. Fino alla stireria solidale del Mamma Rita, che è bene conoscere da parte di chiunque non ami l’appretto.
Sport? Certo: quello del Vero Voll
ey che porta anche la sua prima squadra maschile in Europa dopo quella femminile (due team monzesi nelle coppe continentali, mai successo) così come l’Astro skating che torna con un oro al collo dai campionati europei.
Non resta che il Cittadino Più, dove si può leggere dei nuovi maestri del lavoro della Brianza, del Book Festivalbar che sta arrivando nel weekend e della sequenza incredibile di spettacoli che chiude le rassegna di prosa della città (o quasi).
Pro memoria: i collezionisti dell’album di figurine di Monza un secolo fa hanno l’ultima occasione per avere la cartoline che non ci sarà nei pacchetti ma soltanto sul giornale.
Giovedì mattina la redazione mobile è in piazza Roma, vicino all’arengario: l’appuntamento è dalle 9.30 alle 12.30.