Seregno si ferma sabato 20 febbraio per ricordare il primo anniversario della scoperta di quello che all’epoca fu ritenuto il primo caso di contagio da Coronavirus in Italia, anche se poi in seguito è stato accertato come il virus fosse già in circolazione da più tempo.
Lo farà con una santa Messa, che grazie alla disponibilità di monsignor Bruno Molinari, prevosto della città, sarà officiata alle 10,30 nella Basilica San Giuseppe. Al termine, in piazza Concordia, su cui la chiesa madre locale si affaccia, sarà piantumata nelle aiuole una cinquantina di primule gialle, scelte in quanto considerate simbolo di rinascita.
Il percorso è stato definito in una riunione della commissione consiliare cultura, svoltasi giovedì, sulla scorta di quanto era stato deciso nell’ultima seduta del consiglio comunale, quella di martedì 2 febbraio, quando il capogruppo della Lega Edoardo Trezzi aveva fatto presente come da tempo fosse iscritta all’ordine del giorno dei lavori la sua richiesta di una celebrazione della ricorrenza ed il sindaco Alberto Rossi aveva aperto a un dialogo in proposito tra maggioranza e minoranze.
A Seregno, secondo l’ultimo aggiornamento disponibile, risalente a mercoledì 3 febbraio, dall’inizio della pandemia le persone contagiate sono state 2.913, con 83 decessi. Una prima commemorazione era già andata in scena all’inizio del mese di settembre nel parco “2 giugno” alla Porada, con un concerto che aveva visto protagonista l’Orchestra filarmonica Pozzoli, molto partecipato.