Coronavirus: Roche dona dispositivi di sicurezza ai medici di base italiani

Secondo capitolo del progetto “Roche si fa in 4” dell’azienda farmaceutica contro il coronavirus: la società ha donato ai medici di medicina generale italiani, a partire dal Nord, dispositivi di sicurezza.
Monza Roche Azienda farmaceutica
Monza Roche Azienda farmaceutica Fabrizio Radaelli

Continua l’impegno di Roche nella battaglia contro l’epidemia di coronavirus aperta con il progetto “Roche si fa in 4”. Nei giorni scorsi la società farmaceutica di Monza ha stanziato una parte del milione di euro messo a disposizione per consegnare ai medici di medicina generale italiani – una delle categorie più a rischio contagio – dispositivi di sicurezza individuale, materiale infromativo e gel igienizzante. È la stata la risposta all’appello arrivato da Cittadinanzattiva e Fimmg, la Federazione italiana di medicina generale. «Ringraziamo Roche per essere stata la prima azienda ad aver aderito alla nostra richiesta di supporto ai medici di famiglia per la campagna #insiemesenzapaura – hanno detto Antonio Gaudioso e Silvestro Scotti rispettivamente per Cittadinanzattiva e Fimmg. Risposta che si è concretizzata mettendo a disposizione dei medici di famiglia italiani gel disinfettante, materiale di informazione ai cittadini sulla infezione da coronavirus e i primi dpi che l’azienda è riuscita, non senza difficoltà, a reperire sul mercato”.

«Questa collaborazione con noi di Roche rientra in un più esteso impegno che l’azienda ha voluto assumersi con il Ministro della Salute con il progetto “Roche si fa in 4”, e si inscrive all’interno di una attività in corso già da oltre due anni con il progetto “Terra Amata”, che ha permesso inoltre di fare in modo che tutti i disinfettanti siano realizzati dalla CLEPRIN, azienda che opera nella provincia di Caserta, e che è in prima fila per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata», ha infine concluso Maurizio De Cicco, amministratore delegato di Roche.