Coronavirus: che cosa si può fare da lunedì 15 giugno in Lombardia (le mascherine restano obbligatorie)

I centri estivi, lo sport senza contatto, cinema e teatri: che cosa si può fare in Lombardia dal 15 giugno, come stabilito dalla Regione. Mascherine obbligatorie almeno fino al 30.
-
Fabrizio Radaelli

Aprono i centri estivi, possono aprire i cinema, aprono i teatri, via libera alle sagra e alle sale giochi, purché ovviamente vengano rispettate le regole di distanziamento, igienizzazione e cautela: lo ha stabilito la Regione Lombardia, confermando l’obbligo di mascherina in pubblico fino al 30 giugno. Il provvedimento è stato firmato dal presidente del Pirellone, Attilio Fontana, venerdì 12 giugno ed è in vigore da lunedì 15.

“Nella nuova ordinanza, viene confermato che su tutto il territorio regionale permane l’obbligo di portare la mascherina o altri indumenti utili a coprire le vie respiratorie anche all’aperto. In tema di organizzazione del lavoro, resta obbligatoria la misurazione della temperatura per il datore e per i dipendenti, così come per i clienti dei ristoranti”.

La Regione ha stabilito che sono consentiti gli eventi e le competizioni sportive senza pubblico, ad eccezione delle discipline ’di contatto’, per le quali occorrerà aspettare fino al 25 giugno, come previsto dall’ultimo Dpcm del governo. “Le riaperture di centri estivi, cinema e teatri, sale giochi – così come tutte le altre materie oggetto degli effetti prodotti dall’ordinanza – sono soggette a quanto indicato dalle ’linee guida’ che illustrano dettagliatamente modalità e regole che caratterizzano le singole aperture”.

Restano per ora chiuse le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi.