È stata condannata a venti giorni di reclusione (pena sospesa) e al risarcimento simbolico di 1 euro in favore della parte civile, oltre che al pagamento delle spese processuali, la ex consigliera provinciale di Monza della Lega Nord, Donatella Galli. La donna, difesa dall’avvocato del Foro di Monza, Maurizio Bono, doveva rispondere in aula di discriminazione razziale ed etnica.
Le sono state riconosciute dal giudice Elena Sechi, che nella mattinata di mercoledì ha letto il dispositivo, le attenuanti generiche. Colpa di un “like” di troppo cliccato su Facebook a corredo di una foto satellitare dell’Italia priva delle regioni dal Lazio in giù: foto che era stata intitolata “Il satellite vede bene, difendiamo i confini”.
Dopo aver pubblicato il “like” alla foto, spuntò anche un commento che la Procura aveva attribuito all’ex consigliera: “Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili”.
Una vicenda che nel 2012 scatenò un autentico pandemonio. Il legale della Galli ha già preannunciato ricorso in Appello a Milano: «Faremo sicuramente appello – ha sottolineato l’avvocato Bono – poiché riteniamo che in diritto ci sono diversi elementi per mandare assolta la mia assistita».