Usmate e Velate perde il suo gigante buono. Mercoledì scorso è scomparso a 35 anni Alessandro Sala detto Ciccio per la sua stazza imponente era infatti un ragazzo di un metro e 95 ma che aveva anche un cuore grande. «Nostro figlio era amico di tutti – ha detto il papà Enrico – e in molti gli hanno voluto bene». Il decesso è avvenuto dieci giorni fa mentre Alessandro stava facendo il suo lavoro tanto amato ossia il camionista. Da anni era impiegato presso la Huber Transport, ditta di trasporti che ha la sua sede sul confine tra l’Italia e la Svizzera. Mentre poco prima di mezzogiorno si trovava a Lucerna (Svizzera) a bordo del suo autoarticolato, ha avvertito un malore.

L’usmatese, che si trovava in coda a una dogana, ha perso i sensii. Sono stati chiamati i soccorsi, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. La salma è stata trasportata in Italia solo martedì perché le autorità elvetiche hanno dovuto prima accertare con l’autopsia le cause della morte di Alessandro da ricondurre a un infarto. La notizia della sua scomparsa ha fatto subito il giro del paese nel weekend . Domenica sera è stato recitato il rosario nella chiesa di Santa Margherita e moltissimi hanno aderito, mercoledì pomeriggio sono state celebrate le esequie sempre nello stesso luogo sacro e ancora più gente si è voluta stringere attorno alla sua famiglia.

«Ringraziamo di cuore tutti quelli che hanno partecipato – ha proseguito il padre- credo sia il segno di quanta gente lo apprezzava e lo stimava». La vita passata sul camion e per strada, non ha mai impedito ad Alessandro di coltivare tante amicizie essendo un punto di riferimento per tante persone di diversi gruppi. In settimana dal lunedì al venerdì lo passava al volante del suo tir in Svizzera, nel weekend tornava nella sua Usmate con il papà, la mamma Gabriella e i fratelli Domenico e Lucia.

In moltissimi attraverso facebook hanno espresso il proprio cordoglio per l’inaspettata scomparsa dell’amico, tanto sulla pagina di Ciccio quanto sulla bacheca di “Sei di Usmate-Velate se” di cui lui era uno dei fondatori. Per Alessandro il social network di Mark Zuckenberg serviva per postare e pubblicare foto dei suoi viaggi e delle sue giornate, quando gli capitava di stare lontano da casa per tenere un contatto seppure virtuale con tutti quelli che lo conoscevano.