Sono due ragazzi minorenni i responsabili dell’incendio appiccato alle due palme che spiccavano alte nel cielo davanti alla facciata del municipio di Cogliate. Il Comune, per i danni riportati, ha deciso di tagliare del tutto i due alberi.
Le due palme, ovviamente non una specie autoctona del territorio, avevano qualcosa come ottant’anni di vita. Una storia che spazia tra leggenda e realtà data il loro arrivo a Cogliate ai tempi della guerra in Etiopia.
Si dice che un soldato reduce dalla campagna del Regno d’Italia contro l’allora impero etiope portò in paese due pianticelle, non più di quindici o venti centimetri d’altezza. Pianticelle che negli anni sono cresciute, ben oltre l’altezza del palazzo comunale, e diventate un simbolo insolito per Cogliate. Due palme, alla fine degli anni 30’, non le aveva viste praticamente nessuno ed erano una vera e propria novità esotica.
Più tardi negli anni divennero anche un punto di ritrovo, tanto che sembra che sotto di esse fosse sorto un circolo della parrocchia, un locale attrezzato gestito direttamente dal parroco e dal coadiutore dell’epoca. Un locale che molti cogliatesi tuttora ricordano con un certo retrogusto romantico.
I due alberi esotici non potevano che diventare un simbolo, che addirittura, in tempi più recenti, spinse una lista civica di centrosinistra (che in seguito avrebbe contribuito alla fondazione di Uniti per Cogliate, che oggi rappresenta la maggioranza in consiglio comunale) a chiamarsi Le due palme, riportando nell’effige elettorale proprio i due originali alberi.
Ora queste due palme non ci sono più per la bravata di due annoiati ragazzini che di tutta questa storia sicuramente non conoscevano nulla e che mai avrebbero pensato che un accendino potesse fare tanti danni. La fiamma però si è estesa alla corteccia e l’incendio ha toccato tutto l’albero.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Lazzate e il rogo è stato spento in pochi minuti, ma il rischio per le piante era elevato ed il sindaco Giuseppe Minoretti ha predisposto per il taglio del fusto. «Abbiamo anche denunciato i responsabili che ora dovranno risarcire il comune dei costi sostenuti», dice il primo cittadino.