Ma gli abitanti di Biassono e Vedano al Lambro o Villasanta possono fare due passi nel Parco? La domanda, solo apparentemente surreale, nei giorni scorsi ha tenuto banco sui social network: “no, non possono perché il polmone verde è di proprietà dei comuni di Monza e di Milano”, hanno risposto coloro che hanno fornito una lettura restrittiva dell’ultimo decreto che vieta gli sconfinamenti per motivi non urgenti o necessari.
“Sì, in quanto l’attività motoria è consentita anche nelle zone rosse”, hanno replicato altri. Il Parco è di Monza ma, ha rivendicato chi la sa lunga, la chiesetta del Mirabello fa parte della parrocchia di Vedano e nel 2017 papa Francesco ha celebrato la messa all’ex Ippodromo secondo il rito ambrosiano, non secondo quello romano
I dubbi sono fugati dal comandante della Polizia locale di Monza Pietro Curcio: «Io – assicura – non ho dato alcuna disposizione ai miei collaboratori di andare a caccia di biassonesi o vedanesi. In un periodo tanto critico occorre buon senso nel gestire situazioni problematiche: è vero che quello è territorio monzese, ma dobbiamo prendere atto della particolarità della situazione che non poteva essere contemplata nel decreto. Sfido chiunque a sostenere che per entrare nel Parco debbano uscire dai loro comuni».
Possono quindi frequentare tranquillamente il polmone verde come hanno sempre fatto purché osservino le misure anti contagio: «Il fatto che gli agenti ricorrano al buon senso – spiega il comandante – non significa che siano di manica larga con chi non rispetta le norme. Tutti devono indossare la mascherina, mantenere il distanziamento ed evitare assembramenti».
Quel che vale per chi abita appena al di fuori della cinta, precisa, non vale per chi risiede a Cinisello, a Muggiò o in qualsiasi altra città che se pizzicato a correre, rischierà una multa salata.