Vuoi andare in stazione a comprarti la droga? Ora dovrai scavalcare un muro alto due metri. È l’estrema soluzione dell’amministrazione comunale di Cesano Maderno, forze dell’ordine, prefettura e Ferrovie Nord per evitare che la stazione Groane del Villaggio Snia venga soffocata dallo spaccio di sostanze stupefacenti.
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Dopo la sospensione della fermata nei mesi estivi, dopo continui interventi da parte di carabinieri e agenti della polizia locale, adesso si è deciso di costruire un muro. I lavori sono in corso, ben visibili in via Julia.
A margine strada, a ridosso del guard-rail che lambisce la massicciata, ci sono delle gabbie piene di pietre. Tecnicamente si chiamano “gabbioni”, gabbie in ferro riempite di pietre. Sono larghe due metri, alte un metro e profonde un metro. Saranno messe una sopra l’altra, fino a raggiungere un’altezza di due metri. Verranno ripetute lungo la massicciata per una lunghezza complessiva di 220 metri.
A marzo saranno piantumate delle edere, che copriranno i manufatti rendendo migliore l’aspetto della stazione. La finalità più interessante però è impedire agli spacciatori e soprattutto ai clienti che arrivano dai boschi delle Groane di rifornirsi, per poi scappare.
In questo modo i tossicodipendenti saranno costretti a raggiungere la stazione solo dall’accesso principale e solo da qui potranno uscire, diventando facile obiettivo delle forze dell’ordine.
«Se n’era parlato durante i tavoli di lavoro in prefettura – commenta Gigi Ponti, sindaco di Cesano e presidente della Provincia di Monza e Brianza – Era una delle ipotesi al vaglio».
I lavori sono a carico di Ferrovie Nord. Il cantiere, iniziato a dicembre, dovrebbe terminare entro la fine del mese di gennaio, ma naturalmente tutto dipende dalle condizioni climatiche. L’opera comporta un investimento di 90mila euro. Oltre alle gabbie sono state collocate delle grosse reti collegate a dei tiranti, sono la base per evitare piccoli scivolamenti di terra già riscontrati in passato. Questo tipo d’intervento è stato applicato in altri posti, ma solo per garantire la tenuta del terreno.
Qui invece ci sono in gioco la sicurezza dei cittadini e il mantenimento di un servizio, come aveva già dichiarato Gigi Ponti in passato durante una seduta di consiglio comunale: «La mia idea è che il servizio pubblico va difeso e tutte le fermate presenti su una tratta devono essere attive. La stazione Groane è una risorsa per il Villaggio Snia».