È la sezione più giovane d’Italia ed è nata in Brianza da poco: «Ci prepariamo a spiegare le ali», ha spiegato il suo responsabile Giorgio Bertani, annunciando l’istituzione del Gruppo di Monza e Brianza della Lipu – Lega italiana protezione uccelli, costituito da dodici ragazzi d’età compresa tra i venti e i ventiquattro anni.
«Ci siamo incontrati ormai tre anni fa grazie al progetto Life Choose Nature, finanziato dalla Commissione europea e da Fondazione Cariplo – spiega Bertani, 23 anni – Un’iniziativa che ha coinvolto più di trecento giovani in tutta Italia», attraverso gli European Solidarity Corps.
I ragazzi sono stati suddivisi in nove diversi gruppi e si sono occupati dello studio e nella difesa di alcune specie di uccelli a rischio, oltre che della lotta al bracconaggio in Sardegna, della gestione di situazioni di emergenza ambientale e di comunicazione.
«La cicogna bianca, il fratino, l’albanella minore, l’aquila del Bonelli e il lanario, il falco della regina e il grillaio – prosegue Bertani – Al loro monitoraggio, all’osservazione dei nidi e dei siti riproduzione, si è affiancata la comunicazione di quello che i volontari stavano realizzando e degli esiti delle osservazioni, sia all’interno della Lipu, sia all’esterno, grazie ad attività di sensibilizzazione nei confronti della popolazione».
Ed è stata proprio l’Oasi Lipu di Cesano Maderno a ospitare il Gruppo comunicazione ambientale del Life #ChooNa: i ragazzi hanno lavorato sotto la guida di Massimo Soldarini, responsabile Progetti e volontariato della Lipu, e del coordinatore Tiziano Milazzo.
«Terminata l’esperienza non volevamo far cadere tutto il lavoro, e le energie e i rapporti che eravamo riusciti a mettere a sistema: da qui, la volontà di dar vita a un vero e proprio gruppo».
Il Gruppo Lipu di Monza e Brianza è nato ufficialmente lo scorso 7 maggio ed è successivamente sbarcato sui principali social: «Non appena l’emergenza sanitaria sarà superata, organizzeremo attività e iniziative in presenza: al momento ci facciamo conoscere online».
Ma qualcosa di concreto è già stato realizzato: sensibilizzare l’amministrazione comunale di Cesano Maderno a firmare la dichiarazione di emergenza climatica.
«Molti di noi abitano tra Limbiate e Cesano Maderno: non siamo tutti naturalisti. Io, ad esempio, mi sono appena laureato alla triennale di Fisica alla Statale di Milano – precisa Bertani – ma nel gruppo non manca nemmeno chi ha compiuto studi umanistici, intraprendendo la strada di filosofia».
L’attenzione nei confronti della tutela e della salvaguardia del territorio «è una priorità per noi giovani, perché siamo noi a dover fare i conti con il futuro. E, per il nostro territorio, con il grave problema del consumo di suolo: motivo per cui desideriamo continuare a dialogare con le istituzioni».