Centro educativo Cabiati-Ronzoni a Seregno: l’attività con i bambini riparte a settembre

Tra le diverse realtà in campo educativo presenti in città spicca per la bontà del servizio che offre la fondazione Cabiati-Ronzoni di via San Benedetto, di cui è presidente la dottoressa Giovanna Archinti, che si è assunta la responsabilità di continuare l’opera social-educativa in favore delle famiglie, anche dopo la partenza, da ormai cinque anni, delle suore Sacramentine di Bergamo, che l’avevano gestito per più di cento anni. Porte sempre aperte, anzi, spalancate per undici mesi su dodici al servizio delle famiglie in cui entrambi genitori lavorano e delle loro più varie necessità. Specie durante i mesi estivi.  

Seregno, centro educativo Cabiati-Ronzoni: si riparte a settembre

Al centro educativo estivo che ha iniziato l’attività giovedì 9 giugno e che si è conclusa venerdì 29 luglio, gli iscritti sono stati 150, nella fascia di età dai 3 ai 14 anni, con una media giornaliera di presenze di 110 unità. La responsabile del centro educativo era Elena Rigamonti. Al suo fianco c’erano cinque educatori, alcuni animatori, una cuoca che ha preparato i pasti di mezzogiorno e due inservienti. L’attività del centro educativo, iniziava ogni giorno alle 7.15 con chiusura alle 18. Un’attività che riprenderà il 1 settembre, come centro ricreativo, il tradizionale servizio scolastico, che proseguirà sino alla fine del maggio 2023. Al centro educativo erano presenti anche ragazzi e ragazze provenienti da Meda, Albiate, Giussano, Desio, Carate.

Centro Cabiati-Ronzoni: “Luogo protetto e organizzato”

Le giornate erano organizzate con spazi per i compiti, gioco libero, giochi d’acqua il venerdì, l’art  day e il color party. La festa di chiusura è stata caratterizzata dal luna park. Molto soddisfatta dell’attività del centro la responsabile Elena Rigamonti: ”Il servizio piace ai genitori dove trovano nel nostro ambiente un luogo protetto, sicuro e  ben organizzato, soprattutto flessibile nelle presenze durante i due mesi di attività. I ragazzi più piccoli riescono a convivere al meglio con quelli più grandi e si istaura un bel clima di amicizie”. Molto contenta anche la presidente della fondazione Giovanna Archinti che ha aggiunto: “Stiamo tenendo fede a quanto scritto nello statuto dai fondatori”.