Green pass errato e mancate risposte da Regione Lombardia, Ats e dalle aziende socio sanitarie territoriali. È quanto accaduto a una seregnese che ha ricevuto una sola dose di vaccino anti-Covid, ma che non necessita del richiamo avendo già contratto la malattia. Il suo certificato di avvenuta vaccinazione dovrebbe avere validità per 270 giorni dalla data di somministrazione dell’unica dose. Invece, le è stato rilasciato un documento “momentaneo” valido fino a nuova dose, che è inutilizzabile ai fini degli spostamenti all’estero, perché la maggior parte degli Stati europei riconosce la validità del Green Pass solo con il richiamo (o la monodose con Johnson & Johnson).
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La donna ha prontamente segnalato l’errore a Regione Lombardia e alle aziende socio sanitarie territoriali, senza però ottenere risposte utili alla sua risoluzione.
“Ho chiamato e inviato diverse mail a Regione Lombardia e a tutti gli uffici degli enti territoriali competenti in materia, ma nessuno è riuscito a risolvere il problema. Sono stata rimbalzata da un ufficio all’altro. Ho scritto anche al ministero e ho inviato diversi messaggi certificati con la Pec alla mail indicata sul sito ufficiale del green pass, ma sono stata completamente ignorata – ha raccontato al Cittadino – Vorrei solo sapere a chi devo rivolgermi per risolvere il problema. Devo andare all’estero, e non è giusto che debba pagare il tampone per viaggiare, quando avendo completato il ciclo vaccinale potrei viaggiare tranquillamente munita di Green Pass. Questo silenzio è davvero triste. Capisco possano insorgere problemi o errori ma qualcuno deve pur risolverli. È inaccettabile che la Regione non sappia cosa fare”