Carate, niente risarcimenti per i danni di luglio: il Comune riapre la pratica

Il Comune di Carate chiede e ottiene la riapertura dei fascicoli per i risarcimenti chiesti dai cittadini di Agliate per il violento temporale di luglio 2020.
Fango da parco Fontanelle
Fango da parco Fontanelle Signorini Federica

Il Comune ha chiesto e ottenuto la riapertura della pratica per le richieste di risarcimento danni avanzate dai cittadini di Agliate per il violento temporale che l’11 luglio aveva colpito il territorio. C’erano state una trentina di richieste in tutta Carate, alle quali l’assicurazione comunale UnipolSai ha di recente risposto con una lettera indirizzata al Comune stesso e ai cittadini richiedenti: diceva che nessun rimborso si poteva riconoscere, dal momento che si era trattato di un evento eccezionale e che non c’erano profili di inerzia, inattività o incuria del Comune, tale da giustificare una risposta assicurativa sui danni.

«Una conclusione che è stata analoga da parte delle assicurazioni anche degli altri Comuni colpiti dal nubifragio – dice il sindaco Luca Veggian -. Tuttavia, il Comune di Carate ha chiesto alla propria assicurazione di riaprire la pratica. Abbiamo chiesto un nuovo perito, che ci è stato assegnato. Evidenziamo che, per quanto riguarda Agliate, non si è trattato solo di un acquazzone, non solo di allagamenti come da decenni accade in questa zona. I residenti nei pressi del ponte e in Borgo San Dazio sono stati investiti da un fiume di fango. Probabilmente è a causa dei lavori al parco delle Fontanelle che è scesa tutta quella fanghiglia. Alle Fontanelle, il Parco della Valle del Lambro aveva già fatto lavori per il progetto “Saltafrog” e aveva in corso consolidamenti sulle sponde. Secondo noi quanto accaduto è imputabile a questo intervento e vogliamo che l’assicurazione risponda sia per i danni che ha subito l’ente comunale che per quelli che hanno subito i privati».

LEGGI il nuovo piano di protezione civile

Il primo cittadino ha illustrato le ultime mosse del Comune a una rappresentanza di cittadini agliatesi, che ha incontrato mercoledì facendo il punto anche sulle opere compiute ultimamente in frazione e sui lavori necessari per il futuro.

«Se da una parte ci fa piacere che non ci sia stata responsabilità del Comune, dall’altra non siamo contenti che ai cittadini non sia stato riconosciuto nulla» dice Eleonora Frigerio, assessore all’Ambiente. Se la risposta assicurativa non dovesse cambiare, «non potremo prendere iniziative di rimborso con risorse comunali: sarebbe un danno erariale». Frigerio dà anche un aggiornamento sul “niet” di Regione al riconoscimento delle spese di prima emergenza conseguenti ad eventi calamitosi naturali: le schede Rasda (Raccolta schede danni) non sono state sufficienti perché il Pirellone intervenisse, «sebbene la precipitazione sia stata improvvisa e anomala».