Carate Brianza, il nuovo palazzetto dello sport prende forma: ecco come sarà

Prende forma il progetto del nuovo palazzetto dello sport di Carate Brianza. In via Tommaso Grossi, sarà appena fuori dalla Valassina e inserito all’interno di un «polo istituzionale, scolastico e sportivo»
Il progetto preliminare del palazzetto di Carate
Il progetto preliminare del palazzetto di Carate

Un campo omologato per pallavolo e basket. Settecento posti a sedere. Una seconda palestra dalle dimensioni di un campo di pallavolo. Una palestra di arrampicata boulder indoor, un parete per arrampicare in esterna. Ancora, una sala polifunzionale per preparazioni tattiche o conferenze stampa, una sala pesi, un’infermeria. Un ampio parcheggio. Ingressi separati tra atleti e pubblico, i quali accederanno da una zona che possa diventare anche biglietteria e potranno godere di una zona bar. All’esterno, un rettilineo lungo quanto quello di una pista di atletica sarà realizzato con materiali adatti alla corsa o al pattinaggio su rotelle.

Prende forma il progetto del nuovo palazzetto dello sport di Carate Brianza. In via Tommaso Grossi, sarà appena fuori dalla Valassina e inserito all’interno di un «polo istituzionale, scolastico e sportivo» che comprenderà anche la nuova sede dell’istituto don Gnocchi e la Academy, scuola dei mestieri finanziata da Regione.

I dettagli del progetto di fattibilità tecnica economica del nuovo palasport sono state presentate mercoledì alle commissioni comunali competenti.

Il nuovo edificio «Risponde a un bisogno esplicitato in modo chiaro dalle associazioni e dalle scuole superiori di Carate: gli spazi sportivi attualmente esistenti non sono sufficienti – dice Eleonora Frigerio, assessore allo Sport, alle Associazioni sportive e al Bilancio – Vogliamo che questo palazzetto sia idoneo a supportare le nostre associazioni sportive nella categoria in cui potrebbero giocare in caso di promozione».

L’opera pubblica ha pianta di quasi 3mila metri quadri e l’intento dell’esecutivo sarebbe arrivare entro fine anno con la progettazione definitivo-esecutiva, da portare in gara. Il quadro economico prevede l’accensione di un mutuo per 4.900.000 euro, cui si aggiungono 500mila euro di avanzo vincolato per l’acquisto delle aree.