Carabinieri Tpc Monza: recuperati e restituiti allo Stato antichi gioielli e monete, una denuncia

Un anziano della Provincia di Mantova è stato denunciato per ricettazione e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato
Parte del materiale recuperato Carabinieri Tpc Monza

Oltre mille reperti archeologici e altri beni culturali trafugati e ritrovati dai carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Monza sono stati restituiti allo Stato, per il tramite della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova.

Un patrimonio unico quello recuperato dai carabinieri Tpc guidati dal tenente colonnello Claudio Sanzò. Si tratta, come spiegano gli stessi militati: “di manufatti in ceramica e in piombo, fibule, chiavi, spille ed anelli, ma anche tendi arco e pendenti apotropaici, che possono essere inquadrati in un ampio orizzonte cronologico: reperti di età protostorica (V sec a.C.) e anche dell’età romana sino al XX secolo”.

Carabinieri Tpc Monza: le indagini partite durante controlli nei mercati e fiere di antiquariato

Le indagini, coordinate dall’Autorità Giudiziaria di Mantova, sono scattate dopo che, nell’ambito delle attività di controllo ai mercati e fiere di antiquariato, i militari monzesi avevano sequestrato attrezzi e materiale vario per le ricerche e scavi oltre che numerosi pesi in metallo di varie dimensioni: palle per avancarica in metallo, circa 200 oggetti in bronzo e metallo di diverse forme e dimensioni, alcuni bronzetti, frammenti e vasi in terracotta.

Inoltre, sono state sequestrare anche circa 600 monete in varie realizzazioni metalliche – oro, argento e in leghe non nobili“in eccellente stato di conservazione, risalenti a diverse cronologie che coprono dalle prime forme di monetazione note in ambito padano (VI-V sec. a.C.) sino al XIX secolo con alcuni nuclei di età romana, tardoantica e medievale”.

Carabinieri Tpc Monza, un anziano denunciato per ricettazione

Il prezioso materiale archeologico sarebbe emerso durante “attività di scavo e ricerca condotta da un anziano della provincia di Mantova” deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.

“Fondamentale – spiegano i carabinieri Tpc – l’importanza della riforma legislativa introdotta dalla Legge n. 22 del 9 marzo 2022, che ha riformato le disposizioni penali a tutela del patrimonio culturale, prevedendo nuovi e specifici delitti nella specifica materia, tra cui il possesso ingiustificato di strumenti per il sondaggio del terreno o di apparecchiature per la rilevazione dei metalli, all’interno di aree e parchi archeologici, di zone di interesse archeologico o di aree nelle quali sono in corso lavori sottoposti alle procedure di verifica preventiva dell’interesse archeologico”.