Acqua salata per le tasche dei monzesi. Cambia la gestione dei quattro fontanili acquisiti dal primo maggio da Brianzacque e gli utenti devono cambiare la tessera, restituendo quella del vecchio gestore da molti caricata pochi mesi fa, e acquisendo quella nuova a un costo di tre euro. Ma soprattutto vedendosi rivalutato, in base ai nuovi parametri, il costo dell’acqua passata da 3,6 a 5 centesimi al litro.
Come è capitato a un lettore del Cittadino che, con la scheda in scadenza alla fine di maggio e la possibilità di prelevare, secondo il precedente contratto fino trenta litri di acqua alla settimana, si è visto prosciugare il conto sul quale gli sono rimasti soltanto tre euro, con molte meno bottiglie da poter riempire rispetto a prima.
«Quello che lamento è la rivalutazione del contratto in corso d’opera – spiega – Infatti sarebbe stato più corretto portare al termine le singole tessere e poi fornire le nuove con le nuove regole. Io ho pagato la quota annuale di 48 euro (il prezzo stabilito da Acsm-Agam era di 12 euro al trimestre con la possibilità di prelevare fino a 30 litri di acqua a settimana, ndr) e fino alla fine di maggio avrei dovuto godere di quelle condizioni. Oggi, invece, mi vedo sulla scheda solo tre euro. E conti alla mano avrò diritto solo a sessanta litri di acqua, perdendo perciò trenta litri, cioè una settimana, come previsto dal precedente contratto».
Un problema che nei giorni scorsi ha coinvolto molti monzesi che, arrivati ai quattro fontanili si sono trovati l’amara sorpresa. Lamentele sono state sollevate anche dal Comitato San Fruttuoso 2000 che lamentava, accanto a un aumento dei prezzi dell’acqua al litro anche un cattivo funzionamento della casa dell’acqua di via Tazzoli. Problemi risolti dopo la segnalazione alla stampa con l’arrivo dei tecnici del gestore.
Ma Brianzacque replica alle lamentele. «Abbiamo apportato interventi migliorativi, allineando i costi a quelli degli altri fontanili della Brianza e caricato sulle tessere eventuali crediti residui – precisano dall’ufficio stampa di Brianzacque – Il prezzo di 5 centesimi al litro è stato peraltro determinato dal bando del 2012 cofinanziato da Ato e Regione Lombardia che ha consentito ad otto comuni della Brianza di dotarsi di postazioni di acqua a km zero. Con questo sistema di pagamento al litro, chi si reca al fontanile versa un corrispettivo pari all’effettiva quantità di acqua prelevata. Il precedente gestore applicava un prezzo fisso di 12 euro al trimestre per un tetto massimo di 30 litri settimanali, indipendentemente dalla quantità d’acqua effettivamente prelevata, comportando comunque per l’utente un costo fisso slegato dal reale consumo».