Qui si parte dal livello argento per approdare al platino, transitando dall’oro. Tre «gradini» che indicano la progressiva crescita di un’impresa edile sul sempre complicato terreno della sostenibilità. Assimpredil Ance, l’Associazione dei costruttori edili delle province di Milano, Monza e Lodi, propone un programma di attuazione dello sviluppo sostenibile per i propri associati. «Cantiere Impatto Sostenibile» è, in pratica, il Manifesto sottoscritto dal socio di Assimpredil Ance come scelta volontaria per l’attuazione del codice di condotta, basato su otto impegni concreti e misurabili. L’iniziativa può essere sottoscritta dal legale rappresentante del socio di Assimpredil Ance, così come definito dallo statuto associativo, identificato con ragione sociale, codice fiscale e dati anagrafici.
Cantieri sostenibili, l’importanza delle ricadute
“Ogni giorno gli imprenditori e i tecnici di impresa, i professionisti – sottolinea Assimpredil Ance – , compiono scelte più o meno consapevoli per il futuro del pianeta, lo fanno come cittadini e lo fanno come operatori della complessa filiera delle costruzioni. Non sempre tali scelte rispondono ad una piena consapevolezza delle ricadute legate ai comportamenti adottati , si tende a ragionare in logica lineare e a non avere una visione circolare del processo costruttivo. Eppure, dall’operato di centinaia di migliaia di soggetti, dipende la qualità dei luoghi dove viviamo e lavoriamo, dipende la sostenibilità della crescita per le future generazioni“.
Cantieri sostenibili, il logo e gli impegni
Con questa consapevolezza, Assimpredil Ance ha elaborato un Codice di Condotta chiamato “Cantiere Impatto Sostenibile”, un programma volontario di promozione dello sviluppo sostenibile dei cantieri dei soci Assimpredil Ance. I sottoscrittori adottano impegni dalla decarbonizzazione , alla tutela dell’ambiente, dalla legalità, alla regolarità del lavoro, dalla sicurezza, al sociale e alla filiera di fornitura nell’ambito più generale della “responsabilità sociale d’impresa “. Il logo “Cantiere Impatto Sostenibile” viene concesso ai singoli cantieri dei soci che volontariamente sottoscrivono l’impegno ad assumere in maniera consapevole e responsabile gli 8 valori alla base del Manifesto. Sono valori declinati con azioni concrete e misurabili, con livelli crescenti di impegno dell’impresa.
Cantieri sostenibili, 3 livelli di azione
«L’adesione a Cantiere Impatto Sostenibile – viene precisato – implica una scelta di miglioramento continuo, nella logica PDCA (Plan Do Check Act), per una reale transizione alla sostenibilità. Ciascuno degli impegni assunti è corredato da 3 livelli di azione con misure in grado crescente di complessità. Il Sottoscrittore deciderà i propri obiettivi, pianificherà le azioni da intraprendere e conseguirà livelli crescenti di impegno in base alle sue scelte aziendali, fermo restando che, per accedere, è obbligatorio il rispetto del livello 1° – Argento di ogni impegno. Non sono previste tempistiche obbligatorie». Il Manifesto è stato presentato nella sede della Provincia, ente che ha ribadito il proprio impegno nell’ambito della regolarità e sicurezza dei cantieri edili. «Questa – ha spiegato Riccardo Borgonovo, vicepresidente e consigliere delegato alla pianificazione del territorio – non è una nuova certificazione, non è un altro onere, ma è l’adesione a un codice di condotta». «Si tratta – puntualizza Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance – della messa a sistema di azioni che tanti soci già compiono. Il cantiere è il cuore pulsante della nostra attività»
Cantieri sostenibili, adesioni a Bovisio, Seveso e Cambiago
Anche in Brianza c’è chi è sceso rapidamente in campo sul fronte della sostenibilità e ha ottenuto il relativo logo. Del resto, come ha riconosciuto, Emanuele Polito, direttore del Settore Patrimonio della Provincia di Monza e Brianza, «la sostenibilità prima era vista solo come un costo, ma ora il vento sta cambiando». Ne sono appunti ben consapevoli le tre società brianzole che si stanno dimostrando operativamente sostenibili: Stucchi e & C. di Bovisio Masciago , Deleo di Cambiago e Ronzoni di Seveso. Filippo Ronzoni, rappresentante di quest’ultima, ha appunto spiegato come nella sua azienda si stiano sostituendo i mezzi più datati con mezzi innovativi. «Inoltre – cerchiamo di utilizzare macchinari elettrici o ibridi. E usiamo combustibili bio». Qui, tra l’altro, si opera in regime di subappalto solo con aziende che risultino iscritte alla Cassa Edile». «Il futuro – ha a sua volta riconosciuto Giovanni Deleo, esponente di un’azienda operativa da 55 anni – sarà sempre più digitale e sostenibile. Sul primo punto ci siamo, sul secondo ci stiamo rapidamente adeguando». Un’operazione non sempre facile, anche perché, come ha ammesso Daniela Stucchi, «ogni cantiere è l’implementazione di una nuova fabbrica».