Cannabis, cocaina, eroina, allucinogeni, stimolanti. Ma alla cieca, tanto per drogarsi. Circa 54mila studenti italiani delle scuole medie superiori nel 2014 hanno assunto sostanze psicotrope
senza sapere cosa stessero prendendo. Lo rivela lo studio annuale dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), Espad-Italia (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs), condotto dal 1999.
“La novità dello studio, che ha coinvolto studenti di 405 istituti scolastici superiori italiani, riguarda proprio il numero significativo di ragazzi che utilizzano sostanze senza conoscerle né sapere quali effetti procurano”, ha spiegato Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Ifc-Cnr e responsabile dello studio.
Un’altra preoccupante novità è che il consumo di sostante stupefacenti è in aumento tra le ragazze. Lo studio racconta di circa 600mila adolescenti che hanno consumato cannabis, 60mila che hanno fatto uso di cocaina, 27mila che hanno assunto eroina e circa 60mila giovani che si sono drogati con allucinogeni e stimolanti. Ed è in aumento l’uso illegale di psicofarmaci.
Passando alle sostanze tradizionali, è aumentato il consumo di cannabis, che resta la sostanza psicoattiva più diffusa e per la quale aumentano i consumatori abituali, la cocaina è meno usata e l’eroina è stabile.
“Il 26% degli studenti, oltre 600mila, ne ha utilizzata nel 2014, secondo una tendenza che parte dal 22% degli anni 2009-2012 e passa per il 25% del 2013”, afferma la ricercatrice Ifc-Cnr.
Non sono dati che stupiscono fino in fondo. A metà marzo una operazione della Polizia di Stato di Monza ha sgominato un traffico di droghe tra giovanissimi: oltre settanta indagati e perquisizioni in tutta la Brianza per un traffico che avveniva con un linguaggio in codice attraverso WhatsApp ed era destinato a un pubblico molto giovane.
Tutto era iniziato dal ricovero di una ragazzina minorenne ritrovata in stato dissociativo dopo l’assunzione di ketamina. Da quell’episodio, le forze dell’ordine avevano scoperto un commercio che trattava tutte le droghe, dalle più comuni alla ketamina, appunto, e ai francobolli imbevuti di Lsd. Tutto destinato a un pubblico rigorosamente under 18.