Campo volo di Cogliate: già raccolti 25mila per la ricostruzione

Dopo lo spaventoso incendio già raccolti 25mila euro da 160 donatori per aiutare lo storico meccanico del campo volo a ripartire
Cogliate incendio campo volo
Cogliate incendio campo volo

È partita nelle ore immediatamente successive al rogo e ha già incassato oltre 25mila euro da 160 diversi donatori la raccolta fondi avviata per ricostruire le strutture del campo volo di Cogliate dopo il devastante incendio della settimana scorsa. In particolare, la finalità dei promotori dell’iniziativa è quella di aiutare Antonio Bagalà, storico meccanico degli aerei ultraleggeri che tantissimi appassionati ricoverano all’aviosuperficie di via Bernini.

Antonio ha perso il lavoro di una vita, la sua seconda casa, ha perso tutto si legge nell’appello lanciato sulla piattaforma 4fund – L’incendio divampato in uno degli hangar limitrofi alla sua officina ha coinvolto il suo luogo di lavoro distruggendolo completamente. Che siate amici, piloti o appassionati dell’aviazione chiediamo il vostro aiuto per far ripartire al più presto e tenere in vita il suo lavoro e la sua passione”.

Incendio al campo volo: decolla la raccolta firme per la ricostruzione

In una settimana la raccolta fondi, come detto, ha già raggiunto i 25mila euro; il traguardo finale è arrivare a 30mila per dare slancio alla ripartenza di Antonio, della sua officina, del suo lavoro caro a tanti appassionati, amici e clienti del campo volo. L’episodio di mercoledì scorso ha toccato tanti, tantissimi cuori, per una realtà che nel tempo si è saputa distinguere per apertura al territorio, disponibilità per eventi e coinvolgimento per la comunità. Nel frattempo, doverosamente le forze dell’ordine hanno messo sotto sequestro le strutture devastate dalle fiamme e tutto il loro contenuto.

Incendio al campo volo, indagini per stabilire le cause del rogo

Sono in corso indagini e accertamenti, al fine di ricostruire l’origine dell’incendio e potenziali responsabilità. Si tratta in ogni caso di una procedura standard, che mira più di tutto a scoprire come si è sviluppato il rogo e da dove possa essere partite. L’ipotesi più acclarata al momento è quella del corto circuito, magari scaturito da uno degli apparecchi parcheggiati negli hangar.

È ancora difficile stimare i danni, ma si parla in ogni caso di centinaia di migliaia di euro, se si pensa che oltre sono andati distrutti quattro dei venti magazzini ospitati dal Campo Volo e ben sette aerei. Al di là del valore delle strutture, bisogna infatti contare anche quello degli apparecchi, che varia da modello ed anno di costruzione. Ovviamente l’associazione che gestisce la pista e la scuola di volo intendono ripartire al più presto, ma questo sarà possibile solamente una volta ripristinate le normali condizioni di sicurezza e superati i tanti problemi dovuti all’incendio che ha devastato la porzione a sud, quella al confine con Ceriano Laghetto, degli hangar di ricovero dei mezzi