“Cammina a ritmo di musica”, a Lissone invasione rosa per la lotta contro il cancro

Domenica 16 giugno l'evento organizzato dalla associazione "Una vita in rosa" per la prevenzione contro il cancro, iscrizioni ancora aperte
Una iniziativa di Una vita in rosa a Lissone

Lissone è pronta a colorarsi di rosa per l’evento “Cammina a ritmo di musica” promosso dall’associazione Una vita in rosa. Domenica 16 giugno le vie della città saranno “pacificamente invase” da camminatori-ballerini per fare “Rumore contro il cancro”. Una particolarità dell’evento è che ogni partecipante avrà la sua cuffia per ascoltare la musica così che, all’esterno, la camminata risulti “silenziosa”, si tratta di un appuntamento che la città ben conosce, e che quest’anno ha già richiamato quasi centocinquanta partecipanti, ma le iscrizioni sono ancora aperte.

A Lissone “Cammina a ritmo di musica” di Una vita in rosa per lottare contro il cancro

Un percorso di circa 5 chilometri che prenderà il via da piazza Libertà, alle 9.30 (con il check in), segnato da sei tappe, che quest’anno coinvolgeranno anche gli Amici di Lollo e il loro spazio verde per un momento insieme in cui ballare, divertirsi e prendere fiato. “C’è molto entusiasmo per quest’evento, la risposta che abbiamo avuto è altissima- commenta Ivana Maconi, presidente dell’associazione– siamo grati ai cittadini che partecipano. Così come ringraziamo Ale e Katy che come sempre guideranno quest’onda rosa per la città. Come ogni altro momento sul territorio il ricavato ci servirà per supportare i nostri progetti a sostegno delle donne malate oncologiche”.

Lissone, visite preventive contro il cancro: in sette anni salvate 25 vite

“Quest’anno, con largo anticipo lanciamo anche la “campagna nastro rosa” sempre con Lilt perché offriremo alla città- continua la presidente– ben 220 visite senologiche gratuite su cinque giorni nella nostra nuova sede di Santa Margherita (in via Domenico Savio). Da venerdì 4 a martedì 8 ottobre tre medici e le nostre volontarie si alterneranno per accogliere tutte le donne che arriveranno”. In sette anni circa un migliaio di donne sono state visitate e a venticinque è stata salvata la vita con una diagnosi precoce di carcinoma maligno. Numeri che, mettono ben in evidenza l’importanza di fare prevenzione.