Brugola Oeb di Lissone, fino a 2.300 euro a 430 dipendenti da usare con il welfare aziendale

Brugola Oeb di Lissone ha deciso di concedere un significativo aumento per quanto riguarda il suo personale di produzione
Lissone Jody Brugola
Lissone Jody Brugola

Il gesto è più che lodevole per il suo valore: quello umano, prima di tutto, ma anche quello economico ha la sua importanza. Alla Brugola Oeb, la multinazionale che ha la sua origine e conserva tuttora la sua sede a Lissone, realtà leader nella produzione di viti per il settore automotive, ha deciso di concedere un significativo aumento per quanto riguarda il suo personale di produzione.

Arriverà fino a 2.300 euro netti per ben 430 dipendenti, utilizzabile tramite la piattaforma di welfare aziendale. All’origine del gesto la volontà della proprietà di sostenere i dipendenti con redditi inferiori, erogando il premio massimo nell’intento di ridurre l’impatto dell’inflazione e del carovita, diventato un problema di difficile soluzione per molti, a beneficio di tutti quei lavoratori che si spendono quotidianamente per la crescita dell’azienda.

Brugola Oeb Lissone: un sostegno ai dipendenti contro il Carovita

Così ha voluto il presidente Jody Brugola, uomo di valori, convinto che sia prioritario pensare al benessere del personale che, molto probabilmente, si tradurrà poi in serenità e in riconoscenza, portando i dipendenti stessi a garantire ancora lo stesso attaccamento all’azienda e a consentire ancora una volta di raggiungere quegli obiettivi che hanno trasformato la realtà lissonese in un’impresa modello per molti, grazie a un ambiente di lavoro solidale e gratificante.

Il presidente di Brugola Oeb Lissone: “Riconosciamo il contributo delle nostre risorse umane”

“In Brugola OEB – ha dichiarato il presidente -, riconosciamo il contributo inestimabile delle nostre risorse umane che contribuiscono instancabilmente al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Questo aumento del premio sottolinea il nostro apprezzamento per la loro dedizione e impegno, nonché la nostra ferma convinzione che investire nei nostri dipendenti sia vitale è per il benessere individuale che per il successo complessivo della nostra azienda manifatturiera”. Non è tuttavia la prima volta che la multinazionale lissonese di distingue per gesti encomiabili di questo tipo. Già nove anni fa il cavalier Giannantonio Brugola, prima della sua scomparsa, aveva deciso di riconoscere un bonus di mille euro a 270 dipendenti.