Brugherio: morta dopo essere caduta dal secondo piano, sospetti sul marito archiviati

La 23enne egiziana era deceduta a giugno del 2022, il Tribunale di Monza ha archiviato la posizione del marito sospettato di omicidio
I rilievi dei carabinieri a Brugherio

“Mia sorella non si sarebbe mai gettata dal balcone, in casa dicono che si sentivano urla e litigate”. La sorella della ventitreenne egiziana incinta al quinto mese deceduta, dopo essere caduta dal secondo piano di un appartamento in zona Edilnord, il 27 giugno 2022, non ha mai creduto al suicidio. Ma nei giorni scorsi a mettere la parola fine alla vicenda è stato il Tribunale di Monza che ha archiviato la posizione del marito della giovane dal sospetto di omicidio. Il connazionale impiegato in un’impresa di pulizie rimane comunque indagato per maltrattamenti.

Brugherio, il marito della donna resta indagato per sospetti maltrattamenti alla vittima

L’episodio risale al pomeriggio di quel giorno quando, ad un tratto, la giovane si sarebbe sporta dal balcone e si sarebbe gettata nel vuoto cadendo dopo aver compiuto un volo di 11 metri sull’asfalto dei box. A svolgere le indagini erano stati i carabinieri del Nucleo operativo di Monza che avevano subito interrogato i parenti del compagno della vittima, presenti in casa. I familiari della vittima invece avevano sospettato che il gesto non fosse stato volontario.

Brugherio: nessun elemento scientifico per avallare ipotesi alternative al gesto volontario

Nessun elemento scientifico o di prova testimoniale portò poi a ipotizzare a qualcosa di diverso da un gesto insano della giovane, profondamente infelice della vita che conduceva, al punto che anche la Procura aveva chiesto l’archiviazione per il marito indagato. In seguito all’opposizione della famiglia della vittima, comunque, la tesi del suicidio è stata confermata e la posizione del compagno si è ridimensionata. Secondo le testimonianze di chi era in casa quel pomeriggio, le urla di disperazione che erano state sentite raccontavano una lite tra familiari, ma null’altro. “Mia sorella non era felice qui, non era pronta a fare la moglie e la madre, voleva essere libera”, aveva aggiunto la parente. Adesso sarà la Procura a indagare sui presunti maltrattamenti subiti dalla vittima prima di decidere di compiere l’insano gesto.