Brugherio: indagato per gli appalti, premiato dalla Regione

È il caso del brugherese Mauro Lovisari, direttore generale dell’ospedale Manzoni di Lecco, ora sospeso per le indagini in corso. Ma la Regione Lombardia gli ha assegnato un premio da oltre 25mila euro per i risultati conseguiti nel 2013.
Brugherio: indagato per gli appalti, premiato dalla Regione

Indagato nell’inchiesta sugli appalti per la progettazione e la costruzione della Città della Salute, sospeso dall’incarico di direttore generale dell’ospedale di Lecco e ora, paradossalmente, considerato virtuoso da Regione Lombardia che gli assegna un bonus di 25mila euro perchè avrebbe svolto bene il suo lavoro.

Parliamo del brugherese Mauro Lovisari a cui il 30 settembre è stata rinnovata la sospensione da ogni incarico in ambito di sanità.

Sembra assurdo ma è vero, anzi verissimo.

La Regione Lombardia premia anche i direttori generali coinvolti in una delle inchieste su Expo della Procura di Milano. Mauro Lovisari e Paolo Moroni sono sospesi e sono oggetto di una richiesta di arresto su cui pende un ricorso in Cassazione. A tutti e due, però, il Pirellone ha comunque assegnato il premio per il 2013, lo stesso anno in cui sarebbero avvenuti diversi degli illeciti contestati dai magistrati che indagano sulla presunta cupola di Frigerio.

Per tutti, la cifra è sopra i 25mila euro. I premi sono assegnati in base al voto che ogni anno la Regione assegna ai manager sanitari. Il voto è in centesimi e determina l’ammontare del premio: chi, per esempio, prende 90/100, incasserà un incentivo pari al 90 per cento di 30.987 euro lordi (la cifra destinata a chi prende 100/100).

I voti, e i premi, sono riferiti al 2013: di qui, rimarcano in Regione, l’impossibilità di bloccarli. Visto che, in caso contrario, i manager probabilmente avrebbero presentato ricorso al Tribunale del lavoro.

Di qui la decisione del Pirellone di decurtare del 10 per cento i punteggi dei tre e di diminuirne, di conseguenza, gli incentivi. Che però rispetto a quello del primo in classifica (Alberto Zoli, direttore dell’Agenzia regionale emergenza e urgenza), sono più bassi di appena 4mila euro.