Brugherio, dramma della gelosia Uccide la moglie, poi si impicca

Omicidio-suicidio col movente della gelosia a Brugherio: a scoprire la tragedia il figlio della coppia, che si era recato nella villetta dei genitori come ogni domenica. Ecco la ricostruzione di quando è avvenuto secondo gli inquirenti.
Le forze dell’ordine davanti alla casa degli orrori
Le forze dell’ordine davanti alla casa degli orrori

Omicidio-suicidio col movente della gelosia a Brugherio: a scoprire la tragedia il figlio della coppia, che si era recato nella villetta dei genitori come ogni domenica. Quando è entrato nell’appartamento ha trovato la madre morta. La donna, Lucia Bocci, 57 anni, era in camicia da notte, riversa sul pavimento della stanza da letto, con numerose ferite di arma da taglio all’addome e una ferita inferta con un corpo contundente alla testa. L’uomo, sotto shock, si è messo alla ricerca del padre, il cui cadavere si trovava in cantina, appeso a un gancio. Il padre si chiamava Vincenzo Zarba, pensionato 64enne, e ha lasciato un biglietto – definito “piuttosto confuso” dagli inquirenti – nel quale spiegava di aver ucciso la moglie al culmine di un litigio per ragioni di gelosia.

Secondo quanto riscontrato dai carabinieri di Milano e Monza che si occupano delle indagini, Vincenzo Zarba ha aggredito sua moglie in camera da letto, forse mentre stava dormendo, colpendola ripetutamente all’addome con un coltello da macellaio, per poi finirla con un violento fendente alla testa, utilizzando una mazza da carpentiere. Sceso in cantina, l’uomo ha scritto un biglietto nel quale avrebbe accusato la moglie di tradimento e poi si è ucciso. impiccandosi con del fil di ferro.