Briosco, aggredita dal compagno che si è suicidato: operata a Monza, è in prognosi riservata

VIDEO - Ha subito un’operazione per un profondo trauma cranico ed è ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Gerardo di Monza in prognosi riservata e in condizioni molto gravi. Le prossime ore saranno decisive per Elena Di Rienzo di Briosco, colpita dal compagno Cristian Redaelli che poi si è suicidato dal ponte di Realdino a Carate Brianza.
Briosco, la villetta di via Medici dove Cristian Redaelli ha aggredito la compagna Elena Di Rienzo
Briosco, la villetta di via Medici dove Cristian Redaelli ha aggredito la compagna Elena Di Rienzo Attilio Pozzi

Ha subito un’operazione per un profondo trauma cranico ed è ricoverata nel reparto di terapia intensiva neurochirurgica dell’ospedale San Gerardo di Monza in prognosi riservata. Le prossime ore saranno decisive per Elena Di Rienzo di Briosco.

Mercoledì pomeriggio, al culmine di una lite nella casa di via Medici 27, è stata colpita alla testa dal compagno Cristian Redaelli. Il colpo l’ha mandata in coma, e lui credendola morta è salito in macchina, ha raggiunto il ponte di Realdino a Carate Brianza e si è suicidato. È successo tutto nel raggio di un paio di chilometri, prima delle 18. È quella l’ora in cui sono stati allertati i soccorsi per l’uomo, che si sono portati sotto il ponte in via Leonardo da Vinci anche con un elisoccorso che purtroppo nulla ha potuto fare.

In precedenza Redaelli, 43 anni e noto artigiano della zona, aveva litigato con la compagna nel garage di casa. I due hanno due bambini, un maschio di quasi 5 anni e una bimba di 2 anni da compiere. Le voci di chi è vicino alla famiglia hanno parlato di rapporti incrinati, una unione in crisi, una separazione già avviata. Sembra che lei avesse già preso un’altra casa con i figli. Potrebbe essere stata proprio questa la causa all’origine del litigio.


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L’allarme a Briosco è stato dato dal padre di lui che avrebbe sentito le grida della donna, trovandola riversa e priva di sensi a causa di quel colpo sferrato sulla tempia. Poco prima aveva visto il figlio uscire in macchina. Ancora però non aveva idea di quello che era successo. E la notizia ha fatto in fretta il giro del paese.

Cristian Redaelli era molto noto. Lavorava con il padre per la ditta specializzata che dal 1957, come riporta un profilo aziendale, è operativa nel settore delle tinteggiature civili e industriali e delle decorazioni murali. Un lavoro che aveva portato il 43enne ad affrontare incarichi prestigiosi come la ristrutturazione delle porte del Teatro alla Scala di Milano con l’azienda Effebiquattro di Seregno.

Mercoledì pomeriggio la donna, estetista di professione con attività a Seregno fino a qualche anno fa, è stata soccorsa in codice rosso e trasferita in sala operatoria subito dopo l’arrivo all’ospedale di Monza.
Secondo quanto riportato dal bollettino medico reso noto giovedì 21 aprile a metà giornata, le sue condizioni sono estremamente critiche: è in coma e in pericolo di vita per le gravi lesioni cerebrali riportate.

Sulla vicenda ora dovranno fare chiarezza i carabinieri di Seregno.

(con la collaborazione di Cristina Marzorati e Eleonora Cesana)

(articolo modificato il 21 aprile 2016)