Brianzacque: «In Brianza nessuna emergenza Pfas»

In Brianza non c'è alcuna emergenza "Pfas", lo assicurano i vertici di Brianzacque commentando lo studio di Greenpeace.
Brianzacque
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In Brianza non c’è alcuna emergenza “Pfas” e l’acqua che sgorga dai rubinetti è di elevata qualità: lo assicurano i vertici di Brianzacque commentando lo studio di Greenpeace, pubblicato dal Corriere della Sera, che segnala la presenza delle sostanze chimiche pericolose per la salute nel 32% dei campioni prelevati nella nostra provincia

Brianzacque: sorpresi dai dati di Greenpeace

«Siamo sorpresi – spiega Ludovico Mariani, direttore dell’area tecnica di Brianzacque – i dati riportati da Greenpeace sono quelli forniti da noi e da Ats sulla base delle analisi effettuate nel nostro laboratorio, in grado di individuare anche i microinquinanti non previsti dalla legge. Il fatto che venga rilevata la presenza di una sostanza non significa che questa superi il limite fissato dalla norma tanto che il nostro screening non ha evidenziato nessun motivo di preoccupazione».

Brianzacque: «Conosciamo il problema»

La situazione in Brianza, affermano i tecnici della società, è ben diversa da quella del distretto industriale di Vicenza dove l’acqua è stata contaminata dai pfas utilizzati in molte produzioni tra cui quella delle pentole antiaderenti. «In ogni caso – aggiungono – conosciamo il problema che può essere trattato con i filtri a carboni attivi».
«La nostra attenzione per la qualità dell’acqua è spasmodica – precisa il presidente della società Enrico Boerciper questo abbiamo investito nel laboratorio all’avanguardia».