Bni Buonarroti dona a Telethon un contributo di 700 euro per la ricerca

Il contributo è stato ufficializzato nel corso di una serata a Giussano, che ha costituito l'occasione per spiegare il funzionamento del network
La consegna dell’assegno alla rappresentanza di Telethon

Un assegno simbolico di 700 euro è stato consegnato dal capitolo Bni Buonarroti a Telethon, nel corso di una serata di beneficenza organizzata lo scorso 29 novembre al Kobo Garden Food di Giussano, anche se nel corso dell’evento si sono raccolti fino a 1.100 euro. Oltre ad ospitare un intervento dei volontari di Telethon, l’iniziativa è servita per spiegare ai nuovi soci e curiosi che cos’è Bni e cosa è stato fatto durante l’anno. «Bni sta per Business network international ed è la più grande rete di imprenditori e scambio di referenze al mondo -ha esordito Antonella Vinci, presidente del capitolo-. Ci siamo costituiti nel 2020, fidandoci della professionalità dell’altro e oggi vi abbiamo invitato per farci conoscere ancora di più sul territorio».

Bni Buonarroti: come è articolata l’attività

Alla serata infatti erano presenti non solo diversi imprenditori, ma anche professionisti e lavoratori. Attraverso un’app BNI Connect, chi aderisce a Bni può registrare l’attività svolta durante la settimana: one to one, incontri di lavoro, referenze da passare ad un collega e il business registrato. Tirando le fila del solo mese di ottobre, Vinci ha presentato dei dati molto positivi: «Solo nel mese trascorso abbiamo totalizzato 316 incontri di lavoro per capire come referenziare un altro membro e passarci il lavoro. Questo ha portato a 135 opportunità di lavoro solo ad ottobre, che hanno generato 410mila euro di introiti tra i soci». Sabrina Magni, vicepresidente, ha poi ricordato quanto sia importante accrescere le proprie abilità nel presentare il proprio business, migliorando la propria capacità di sintesi: anche a questo serve Bni.

Bni Buonarroti: il sostegno alla causa di Telethon

Erano presenti alla serata anche Renato Milani, in qualità di presidente, e Gerolamo Fontana, in qualità di vicepresidente della sezione lecchese di Telethon. Fontana ha parlato delle malattie su cui si sta concentrando la ricerca finanziata dall’associazione, come la distrofia muscolare che purtroppo colpisce molti bambini e per l’80 per cento dei casi non consente di superare i vent’anni di vita. Nei laboratori italiani è stato prodotto un farmaco che consente di dare qualche speranza contro questa malattia, ma per le case farmaceutiche non è un investimento redditizio, quindi l’associazione sta lavorando per finanziarne la produzione. «Quando vado nelle scuole o a eventi come questo -ha detto Fontana-, ci tengo a sottolineare che ormai non si tratta più di malattie rare, ma la ricerca ha fatto passi da gigante, anche solo da quando ho avuto mio figlio Maurizio, malato di distrofia che oggi ha superato ampiamente i vent’anni». Tra i più di 80 invitati era presente anche il sindaco di Veduggio Luigi Alessandro Dittonghi. I panettoni Telethon messi in vendita sono andati a ruba.