Il circolo Legambiente di Biassono ha depositato un ricorso al Consiglio di Stato. Un nuovo capitolo nella lunga vicenda del contestato Pgt, il Piano di governo del territorio. Il circolo locale di Legambiente ha così voluto impugnare la prima sentenza del Tar della Lombardia che aveva solo parzialmente accolto le istanze di tutela del territorio.
Al centro della battaglia, sostenuta in consiglio comunale anche dalle liste di minoranza, c’è la tutela dei 307.000 metri quadrati, equivalenti a 60 campi di calcio, tra via Trento e Trieste e via della Misericordia. «Vogliamo fermare l’ultimo sfregio al nostro territorio – hanno spiegato durante la conferenza stampa di presentazione del ricorso, che si è svolta sabato mattina -. Con l’attuazione di questo progetto il nostro Comune raggiungerà un consumo pari all’80%. Una percentuale elevatissima se consideriamo che il consumo della provincia di Monza e Brianza è pari al 41%, contro il 13,4% della Lombardia e il 7.65% registrato a livello nazionale».
Una preoccupazione condivisa dai vertici regionali di Legambiente. «L’azione di questa amministrazione è scellerata – ha commentato Marzio Marzorati, vicepresidente regionale -. Il suolo è un bene comune e non sarebbe vergognoso, da parte di Villa Verri, cambiare idea. In tutta la Brianza la priorità è la salvaguardia del suolo, perché ne va della salute dei cittadini. Perché continuare a investire in nuove costruzioni quando è evidente che non c’è effettiva domanda».
Per spiegare ai cittadini le ragioni del ricorso al Consiglio di Stato e i pericoli che l’attuazione del pgt porterebbe al territorio di Biassono, i volontari di Legambiente saranno in via San Martino domani mattina (domenica 24 febbraio) a partire dalle 10. Verrà inoltre organizzato un flash mob che coinvolgerà i rappresentanti di altri circoli brianzoli, e che percorrerà via Trento Trieste fino a via della Misericordia, lungo l’estremità di quell’area che rischia di essere definitivamente cementificata.