La Protezione civile recupera un fusto tossico abbandonato e incagliato nel letto del Lambro nel tratto che attraversa Biassono.
Primo intervento dell’anno per i volontari della Protezione civile di Biassono che sabato pomeriggio sono stati impegnati nell’attività di recupero di un grosso fusto ormai arruginito e contenete materiale tossico, molto probabilmente da anni nel letto del fiume, e riemerso a causa dell’abbassamento del livello dell’acqua dopo mesi di siccità.
«Abbiamo ricevuto la segnalazione dalla Valle del Lambro e dall’ufficio tecnico del Comune di Biassono – spiega Antonio Marinelli , responsabile operativo della Protezione civile locale – Le operazioni di recupero ci hanno impegnato per diverse ore».
Il fusto recuperato, ormai arrugginito e con la dicitura che indicava la presenza di materiale tossico, era vuoto. Probabilmente a causa di una perdita il liquido era ormai fuoriuscito.
«Compreso il pericolo abbiamo immediatamente contattato i carabinieri della stazione di Biassono e il sindaco – aggiunge – Il quale ci ha indicato di consegnare il fusto in discarica».
Non è la prima volta che il Lambro viene utlizzato come discarica. Dal fiume, ogni volta che vengono effettuati interventi di pulizia del letto, riaffiorano rifiuti di ogni genere dai sacchetti di plastica a pezzi di automobili, biciclette, pali della luce e nei capi più gravi, come in quello biassonese, anche fusti di rifiuti tossici.