Richiamati all’ordine gli oltre 400 ragazzi che usano il trasporto scolastico di Besana in Brianza. E ai genitori è arrivata una lettera per chiedere “collaborazione”. Scuola e amministrazione hanno agito in sinergia per fronteggiare ed eliminare, sul nascere, “atti di prepotenza e di aggressività che denotano scarso rispetto sia per gli altri e l’ambiente” si legge sulla lettera che la dirigente scolastica, dottoressa Elisabetta Biraghi, ha inviato ai genitori interessati evidenziando una “problematica emersa durante il viaggio casa / scuola sui pullman comunali”.
Nessun atto di gravità allarmante, «ci sono stati casi di ragazzi più grandi, sia alle medie che alle elementari, che appoggiano la propria cartella sui sedili impedendo ai più piccoli di trovare posto», ha spiegato la dirigente evidenziando che «queste dinamiche fanno parte di una mentalità che dobbiamo smantellare».
Oltre a questo, pare che alcuni alunni siano stati spinti sul bus. La settimana scorsa, la dottoressa Biraghi e il sindaco Sergio Gianni Cazzaniga hanno incontrato i ragazzi di seconda e terza media e di quarta e quinta elementare.
«Ho detto loro che sogno una scuola in cui i ragazzi possano andare a mensa senza il guardiano – dice la dirigente -. Ci siamo ancora lontani, ma il punto è che è importante che siano gli studenti a scegliere il comportamento giusto a seconda delle situazioni, e a rispettare il loro compagni».
Il sindaco ha aggiunto che «è importante che i ragazzi segnalino queste situazioni agli insegnanti, non tanto per fare la spia, quanto per collaborare a un servizio per loro molto importante: un servizio che tutti i cittadini contribuiscono a pagare per loro, e che loro devono imparare a rispettare». Oltre all’incontro con gli alunni, c’è stato anche il contatto con le famiglie.
“Riteniamo fondamentale educare i nostri studenti all’autonomia e al senso civico, pertanto chiediamo la vostra collaborazione – si legge nella lettera -. Alcuni genitori richiedono più vigilanza sui trasporti, noi siamo dell’idea che si debba puntare sullo sviluppo della capacità di scelta dei ragazzi senza bisogno di essere sempre ”portati per mano”.
Ecco perché l’assenza di controllori sui pullman è un punto «a cui non vogliamo rinunciare: il tragitto casa / scuola è importantissimo dal punto di vista educativo permette ai ragazzi di misurarsi su quell’autonomia che siamo chiamati a insegnare loro».