Bernareggio: Jeffrey Baby a processo a Pordenone per la diffusione di un video sessuale

Il trapper protagonista di una aggressione alla stazione di Carnate è finito in aula per altri reati

E’ ancora Jordan Tinti, alias Jeffrey Baby, il protagonista di un processo che si è svolto presso il Tribunale di Pordenone lo scorso, lo scorso 30 settembre. E questa volta i capi di imputazione, oltre all’aggravante della recidiva, sono di ben altra natura: diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, per cui gli è stata contestata anche l’aggravante della recidiva, e di imbrattamento della toilette di un treno. Venerdì scorso c’è stata la prima udienza ma giusto il tempo per discutere le parti preliminari, dopodiché il tutto è stato rinviato il prossimo mese di marzo.

Bernareggio: Jeffrey Baby e i fatti di Pordenone

    I fatti per cui Jordan Tinti è stato denunciato risalgono al 28 gennaio del 2020. Il “nostro” alloggiava in un bed&breakfast a Pordenone e quella sera, nonostante il divieto, si era portato una ragazza in camera. Ma proprio quella sera c’è stato un controllo da parte della polizia di Stato e, durante il controllo anche della stanza dove si trovava Jordan e la giovane donna, erano stati trovati 2,65 grammi di hascisc. Condotto in questura alla fine del consueto verbale gli era stato anche notificato il foglio di via dalla città di Pordenone. Ed è qui che il trapper dà sfogo alle sue “performance” postando su Instagram alcuni video contro gli agenti di polizia, fotogrammi di un altro video durante un rapporto sessuale con una ragazza perfettamente identificabile senza che questa, ovviamente, avesse dato il suo consenso alla pubblicazione, video per altro corredato di una didascalia: “Ecco che cosa faccio alla figlia del poliziotto…”.

Bernareggio: Jeffrey Baby e il viaggio in treno

    Non contento, su un altro filmato ripreso sul treno che lo allontanava da Pordenone, ha mostrato il foglio di via rilasciato dal questore di Pordenone, quindi ha appoggiato il verbale sulla tavoletta del water urinandovi sopra. La donna riconoscibile nel video, presente in aula, ha rinunciato a costituirsi parte civile.