Momenti di paura nel primo pomeriggio di sabato 3 agosto alla farmacia alla Madonna di viale Trento, nel centro storico di Barlassina. Il titolare, Paolo Vintani, da qualche mese anche sindaco del paese, è rimasto ferito in modo lieve al braccio destro, nel corso di una colluttazione con un rapinatore. Le sue condizioni non sono gravi e non destano preoccupazione.
La rapina è stata messa a segno alle 15. Pochi minuti dopo l’orario di apertura, un uomo è entrato nel negozio e urlando ha minacciato: “Questa è una rapina, aprite le casse“. Per convincerli ha anche tirato fuori un coltello. Il farmacista e i commessi hanno obbedito agli ordini senza fiatare, mentre i clienti sono fuggiti per la paura e il negozio è rimasto vuoto.
Rapina nella farmacia del sindaco Vintani: “Erano molti anni che non ne subivo ma per la categoria è un problema”
Nel corso della fuga il rapinatore, visibilmente nervoso e impacciato, è inciampato, lasciando cadere a terra il cassetto con i soldi e il coltello. Il farmacista ha cercato di fermarlo. Il rapinatore allora, dopo aver ripreso in mano il coltello, nella colluttazione ha lievemente ferito il farmacista al braccio destro. Subito dopo è fuggito in sella a uno scooter, con un bottino modesto, riuscendo per il momento a far perdere le proprie tracce. Vintani, una volta medicato, si è presentato dai carabinieri per sporgere regolare denuncia.
“Erano molti anni che non subivo più una rapina – ha commentato Paolo Vintani -. Ma nel corso della mia carriera di farmacista ne ho subite circa venti. In passato sono stato vicepresidente di FederFarma Monza-Milano-Lodi e posso assicurare che il problema delle rapine per i farmacisti non è di trascurabile gravità“.
Rapinato il sindaco farmacista a Barlassina: i carabinieri hanno subito avviato le indagini
I carabinieri della compagnia di Seregno hanno subito avviato le indagini alla ricerca di eventuali impronte digitali del responsabile e hanno preso visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’esercizio commerciale nel tentativo di identificare il numero di targa del mezzo utilizzato per la fuga e risalire all’identità del malvivente, che indossava una mascherina chirurgica sul volto e un casco.