Banda del buco in azione a Seregno Fallito il colpo grosso all’Ubi Banca

Sei specialisti con il volto incappucciato hanno scavato un foro che li ha condotti vicini al caveau dell’istituto di credito di via San Vitale a Seregno e qui hanno atteso l’arrivo degli impiegati. La fuga a mani vuote.
L’Ubi Banca-Banca Popolare di Bergamo di via San Vitale
L’Ubi Banca-Banca Popolare di Bergamo di via San Vitale Cristina Marzorati

Pensavano di essere come Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni ne “I soliti ignoti”, i sei banditi che alle prime ore di lunedì 7 luglio hanno tentato il colpo grosso alla Ubi Banca Banca Popolare di Bergamo di via San Vitale a Seregno. Dopo aver praticato un grosso foro in un muro del piano interrato dell’istituto di credito che confina con i box del condominio, si sono ritrovati nel corridoio del caveau. A quel punto hanno atteso che arrivassero i dipendenti, certi che li avrebbero condotti ai contanti. I primi a entrare attorno alle 8 sono stati due impiegati, un uomo e una donna, che si sono trovati di fronte i sei incappucciati. Ai rapinatori, italiani, senza armi, hanno subito precisato di non poter aprire né i registratori degli sportelli né il caveau: tutti sono temporizzati e gestiti all’esterno. Per evitare eventuali intoppi al piano, l’uomo è stato legato mani e piedi con una fascetta da elettricista. La donna invece è stata invitata a salire, per far entrare gli altri, come se nulla fosse. L’attesa però era infinita e all’ennesimo impiegato arrivato, i sei hanno pensato bene di tagliare la corda, fuggendo esattamente attraverso quel muro che avevano in parte abbattuto. Sono quindi arrivati i carabinieri della compagnia di Seregno per i rilievi del caso. L’impiegato legato, provato dall’esperienza, è tornato a casa.