È stato dimesso venerdì 1 dicembre dall’ospedale di Desio Enrico Ronchi, 64 anni, ricoverato dallo scorso 3 ottobre nel reparto di medicina per avvelenamento da tallio. L’uomo, marito di Patrizia Del Zotto, morta a inizio ottobre proprio per avvelenamento del potente veleno, è tornato quindi a casa. «Le condizioni generali si sono sempre confermate “normali”, in assenza di sintomi o segni di scompenso cardiocircolatorio o di insufficienza respiratoria» riferisce l’azenda ospedaliera in una nota.
I livelli di tallio nel sangue, costantemente monitorati dal Centro antiveleni di Pavia, sono risultati via via in miglioramento. I controlli continueranno con regolarità. «I medici del presidio di Desio garantiscono la propria disponibilità per ogni ulteriore contributo clinico che si riterrà necessario venga svolto» fa sapere l’ospedale. Restano in ospedale, invece, sempre per avvelenamento, i coniugi Alessio Palma, 83 anni, e Maria Lina Pedon, 81 anni, suoceri di Domenico Del Zotto, fratello di Patrizia e figlio di Giovanni Battista e Gioia Maria Pittana, tutti e tre morti per lo stesso motivo. I due anziani sono ricoverati da un paio di settimane. Maria Lina sabato scorso è stata trasferita al San Gerardo di Monza nel reparto di cardiochirurgia per un “mixoma atriale” scoperto per caso, che non ha nessuna relazione con il tallio. La donna è stata sottoposta ad un intervento chirurgico.
Le sue condizioni sono giudicate stabili. I valori del tallio sono in riduzione, ma ancora fuori dai limiti. Il marito, Alessio Palma, è invece ancora in ospedale a Desio. Le sue condizioni sono stabili. Prosegue le cure e lunedì farà di nuovo gli esami di routine. L’ospedale comunica che, viste le condizioni cliniche in miglioramento, a breve sarà spostato presso l’unità di cure subacute, sempre nel presidio di Desio. Della stessa famiglia sono ancora ricoverate presso gli Istituti Clinici Maugeri di Pavia Laura del Zotto, 58 anni, sorella di Patrizia e Domenico e Serafina Pogliani, 49 anni, badante della famiglia.
Proseguono intanto le indagini dei carabinieri di Desio, per cercare di risolvere il mistero dell’avvelenamento, che sembra davvero senza soluzione. Sono ancora sotto analisi numerosi campioni di prodotti prelevati dalla casa dei Del Zotto in via Fiume e dall’abitazione dei Palma in via Padova. Gli investigatori stanno cercando di capire a cosa possa essere dovuta l’intossicazione. I Palma non sono mai stati nella casa di vacanza di Varmo, in Friuli, dove inizialmente si erano concentrate le indagini. Motivo per cui ora gli inquirenti hanno spostato la loro attenzione a Nova Milanese.