Autonomia differenziata, sì del consiglio dei ministri

Il ddl sulla Autonomia differenziata è stato approvato in consiglio dei ministri. Inizia il percorso per diventare legge.
Politica Roberto Calderoli
Politica Roberto Calderoli

Il ddl sulla Autonomia differenziata promosso dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli è stato approvato in consiglio dei ministri. È il primo passo per il documento che lo stesso ministro aveva definito “la riforma più importante degli ultimi decenni”, ora atteso dall’esame della Conferenza delle regioni e dal ritorno in Parlamento. Il traguardo, come già calendarizzato dal ministro, dovebbe essere fissato entro fine anno.

Autonomia differenziata, cos’è

Quando sarà legge le regioni potranno chiedere allo Stato il trasferimento delle competenze su oltre venti materie finora gestite direttamente da Roma: politiche attive del lavoro, istruzione e formazione professionale, welfare regionale, ricerca scientifica e tecnologica, governo del territorio, tutela e promozione dei beni culturali e paesaggistici, salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema.

Autonomia differenziata, Fontana: “Un passo importante”

Un passo importante che finalmente riconosce e premia la volontà espressa dai lombardi e dai veneti attraverso un referendum per troppo tempo ignorato – ha commentato il presidente ricandidato della Lombardia, Attilio Fontana – Ottenere maggiore Autonomia significa consentire alla Lombardia, locomotiva economico-produttiva del Paese, di correre ancora più forte garantendo benefici non solo alla nostra regione ma a tutti gli italiani. Chi sostiene il contrario, diffondendo fake news che vanno nella direzione opposta alla verità, o è in malafede o ha paura di assumersi responsabilità dirette. L’esatto contrario del modo di lavorare cui siamo abituati noi lombardi”.

Autonomia differenziata, le voci contro

Voci contrarie si levano dalla Cgil (che lo considera un provvedimento che “va contro il Paese che è già diviso, ha già troppe disuguaglianze”) e dai presidenti di Regione del centrosinistra (Bonaccini e Emiliano).