Auto impazzita nel centro disabili a Seregno: il più grave dei feriti è un 59enne di Desio

L'uomo, un volontario, si trova ricoverato in prognosi riservata a Monza, non sarebbe in pericolo di vita. Il presidente del Ritorno: "Poteva essere una strage"

Travolto da un’auto impazzita e ferito in modo grave mentre faceva volontariato. E’ in prognosi riservata all’ospedale san Gerardo di Monza, un desiano di 59 anni. Martedì, poco dopo le 16 l’uomo si trovava nel cortile del centro disabili Il Ritorno di via Matteotti, a Seregno. Mentre era in attesa di riportare a casa un disabile, è stato investito dall’auto guidata da una 40enne. Dopo aver ferito in modo grave il 59enne, rimasto a terra dolorante, la vettura ha terminato la sua corsa finendo dentro gli uffici del centro di volontariato, dopo aver infranto una grossa vetrata.

Auto impazzita a Seregno: il volontario desiano in prognosi riservata

E’ il più grave dei tre feriti: insieme a lui ha riportato contusioni un altro autista volontario di 74 anni mentre la 40enne, alla guida dell’auto, se l’’è cavata con qualche ammaccatura. Ora è in prognosi riservata. Le sue condizioni sono molto gravi ma per fortuna non è in pericolo di vita. Ora, resta da chiarire come un simile incidente sia potuto accadere.

Auto impazzita a Seregno: “Poteva essere una strage”

Secondo una prima ricostruzione, la donna, al volante di una sport utility Nissan Juke, dopo essersi scontrata con un’altra vettura condotta da un 87enne, ha perso il controllo dell’auto. Forse a causa dell’alta velocità, non è riuscita a fermare la vettura, che ha fatto irruzione a forte andatura all’interno del cortile dell’associazione. Pochi minuti prima si era conclusa una riunione e in quel momento all’interno degli uffici non c’era nessuno. E in quel momento tutti i disabili si trovavano in una palestra, per fare allenamento.

I danni alle strutture si sistemano – commenta il presidente dell’associazione Il Ritorno, Silvio Maccabeo -. L’importante è che nessuno ci abbia lasciato la pelle. Poteva essere una strage. Dispiace per quanto è accaduto, ma si rischiavano conseguenze ben più tragiche“.