Autista d’autobus aggredito a Monza, la condanna del Pirellone

Dura condanna del Pirellone all’aggressione a un autista di autobus Net avvenuta nella mattina di sabato 16 febbraio. L’assessore De Corato sottolinea che la Regione ha approvato lo spray al peperoncino e la qualifica di polizia al personale con la fascia. «Comune e aziende facciano assicurazione a dipendenti».
Regione assessore Riccardo De Corato
Regione assessore Riccardo De Corato

Dura condanna del Pirellone all’aggressione a un autista di autobus Net avvenuta nella mattina di sabato 16 febbraio.

“Una ferocia inaudita – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato – scatenata da due nordafricani, secondo la testimonianza dell’autista, soltanto perché quest’ultimo aveva intimato loro di smettere di fumare sul mezzo pubblico e di scendere dal bus. I Carabinieri proseguono le indagini per impedire che il gesto resti impunito e sono già sulle tracce dei due stranieri”.

“Già da diverso tempo – ha aggiunto l’assessore – abbiamo emanato una delibera di Giunta che dà la possibilità alle aziende del trasporto pubblico locale (Tpl) di qualificare il personale viaggiante come Polizia amministrativa a tutti gli effetti. Grazie alla tessera di riconoscimento e alla fascia distintiva, e all’evidenza di avere a che fare con Polizia amministrativa, chiunque intenda aggredire o minacciare un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, comprenderà meglio in quali pene potrebbe incorrere: come l’articolo 337 del Codice penale che prevede la reclusione da 6 mesi a 5 anni. Inoltre nell’ultimo bilancio, approvato prima di Natale dal Consiglio regionale, abbiamo stanziato 50.000 euro per dotare il personale viaggiante del Trasporto pubblico locale lombardo di spray al peperoncino”.

“Ho chiesto più volte, poi – ha concluso De Corato -, di assicurare il personale viaggiante, il Comune o le aziende del Tpl con la stipula di una sorta di assicurazione in casi di aggressione. Questo perché quando capitano episodi brutali come quello avvenuto a Monza, alla fine i dipendenti devono pure pagarsi le spese sanitarie di tasca propria. Ritengo sia doveroso e giusto che il personale sia assicurato per far fronte a queste situazioni che purtroppo aumentano”.