Asportò lo stomaco per errore a una paziente, il giudice di Monza: «Vigliaccheria nasconderle che non aveva un tumore»

Le motivazioni della sentenza del processo che a ottobre ha portato alla condanna a 2 anni a un chirurgo denunciato dalla vittima, una 53nne, operata nel 2016 per un cancro. In realtà soffriva di una ulcera gastrica.
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Monza Tribunale Fabrizio Radaelli

Ha scritto la parola “vigliaccheria” il giudice del tribunale di Monza, Angela Colella, nelle motivazioni della sentenza, riferendosi al comportamento del chirurgo della MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), che nel 2016 asportò lo stomaco “per errore” ad una 53enne, dopo una “diagnosi di tumore maligno” che si era rivelata “totalmente sbagliata” visto che la donna soffriva di un’ulcera gastrica.


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Il giudice sottolinea come il medico Valerio Ceriani, “dopo aver visionato l’esito del primo e poi del secondo referto istologico”, non aveva avuto “il coraggio di riferire all’ignara paziente” che lei “non aveva mai sofferto di un carcinoma gastrico o di altre patologie tumorali”. E che “si era di fatto preso gioco del marito” che “ gli aveva chiesto un colloquio, dopo essersi reso conto di come stessero realmente le cose”.

Ad ottobre, il chirurgo è stato condannato a 2 anni per lesioni colpose gravissime, con interdizione all’esercizio della professione per due anni. E a versare, in solido con il responsabile civile Multimedica, una provvisionale di 300 mila euro alla donna e di 20 mila euro al marito.