Arrestato il pusher che ha picchiato una giovane monzese a calci e pugni

Una giovane stata picchiata brutalmente probabilmente per essersi rivolta a un altro pusher. È finita in ospedale per l’asportazione della milza con una prognosi di 50 giorni . Arrestato per lesioni gravissime un tunisino di 33 anni.
L’ospedale San Gerardo
L’ospedale San Gerardo Radaelli Fabrizio

È stata picchiata brutalmente probabilmente per essersi rivolta a un altro pusher. È finita in ospedale per l’asportazione della milza con una prognosi di 50 giorni . E l’aggressione, avvenuta l’11 settembre sul Naviglio Martesana a Milano, è venuta alla luce solo grazie alla madre che, dopo aver portato la figlia al San Gerardo, ha fatto il nome del suo spacciatore abituale. Gli agenti del commissariato di Monza sono così riusciti a risalire a un tunisino di 33 anni, arrestato per lesioni gravissime. L’uomo era uscito dal carcere a fine agosto.

Le indagini chiariranno anche i contorni dell’aggressione, sulla quale la 24enne monzese non è riuscita a dare dettagli precisi. Ha raccontato però di essere andata con un amico a comprare la droga dal tunisino e questi, quando ha capito che aveva già assunto una dose comprata da qualcun altro, avrebbe spruzzato in faccia al ragazzo uno spray al peperoncino e poi avrebbe aggredito lei a calci e pugni.

Grazie alla testimonianza della mamma, gli agenti sono risaliti a uno stabile nella zona di viale Monza in cui in passato la ragazza era stata trattenuta per non aver pagato una dose. Lì hanno individuato due tunisini che inconsapevolmente hanno condotto la polizia al 33enne.