Arrestato il finto agente delle modelle che prometteva successo e abusava delle sue vittime

Millantava di essere il titolare di un’agenzia di modelle. Ventilava alle sue vittime la possibilità di una vita scintillante, tra sfilate e feste mondane. Ma le adescava per abusare di loro. Arrestato dagli agenti del Commissariato di Monza.
I poliziotti indicano il luogo in cui si sarebbe consumata una violenza
I poliziotti indicano il luogo in cui si sarebbe consumata una violenza Redazione online

Millantava di essere il titolare di un’agenzia di modelle, offrendo alle vittime un’opportunità di lavoro. Ventilava loro la possibilità di avere una vita scintillante, tra sfilate e feste mondane. Ma tutte queste “opportunità”, non erano solo menzogne, erano anche subordinate a delle prestazioni sessuali. In particolare adescava delle donne, descritte dagli investigatori del commissariato di polizia di viale Romagna come persone dalla “personalità debole” e scarsa capacità reattiva.
Una volta carpita la fiducia delle vittime, invece di condurle nel sedicente studio dell’agenzia, le portava in luoghi abbandonati per consumare le violenze.

Si tratta di un italiano di 43 anni. Ad arrestarlo sono stati gli agenti del Commissariato di Monza, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale. Secondo gli inquirenti l’uomo agiva da tempo. Ma a lui sono arrivati dopo la denuncia presentata da una donna che ha affermato di essere stata violentata a Sesto San Giovanni, comune alle porte di Milano.

Gli accertamenti hanno consentito di riscontrare delle importanti analogie con un episodio del 2014 consumato sempre nello stesso comune dell’hinterland milanese, e per il quale il Commissariato di Monza aveva svolto un’attività d’indagine, identificandone l’autore risultato poi irreperibile.

Il finto agente ha precedenti per minacce, stalking nei confronti della ex compagna, circonvenzione di incapace (la sorella cieca cui avrebbe sottratto i soldi dell’eredità). I poliziotti lo hanno arrestato sabato 13 all’interno di una mensa per i poveri di Milano. L’uomo, infatti, non aveva un posto fisso in cui dormire. Ultimamente si arrangiava utilizzando la cantina di un palazzo abbandonato, sempre a Milano, dove dormiva su cartoni. Nonostante ciò cercava di mantenersi curato nell’aspetto.

Gli vengono contestati due episodi: uno a ottobre 2014 e nel novembre 2015. Il primo è stato denunciato da una donna di 40 anni, residente a Monza ma abbordata in corso Buenos Aires a Milano il giorno in cui era stata rifiutata a un colloquio di lavoro. L’uomo ha approfittato della sua debolezza e le ha proposto un casting spacciandosi per agente di moda. Era riuscito a convincerla a sostenere un provino per un film hard e l’aveva invitata a fare delle foto nel suo finto studio a Sesto San Giovanni. Giunto sul posto, tuttavia, indicando una finestra accesa a caso, aveva spiegato alla donna che c’era la moglie per cui dovevano cambiare location.
Così l’ha portata in un cantiere edile abbandonato dove l’avrebbe stuprata. La donna, sotto choc, si era presentata qualche giorno dopo al commissariato di Monza, sporgendo denuncia.Con un minuzioso lavoro i poliziotti erano riusciti ad individuare l’aggressore.

Stesso approccio con la seconda donna, stavolta agganciata su un social network: 40enne anche lei, era in condizioni di fragilità psicologica e bisognosa di un lavoro.