Storie di incontri faccia a faccia con i ladri ad Arcore. Nell’ultima settimana è successo due volte. L’ultima giovedì sera alla Cascina del Bruno. Verso le 19 una donna è rincasata, quando ha sentito un fruscio: e dalla finestra della cucina ha visto sbucare veloci due gambe. Era un uomo seguito da un complice, attesi da una terza persona al volante di un’auto scura parcheggiata. Sono fuggiti con l’oro di famiglia, comprese una catenina del battesimo e una medaglia, e con 250 euro che sarebbero serviti per pagare una bolletta.
«Sono rimasta terrorizzata – racconta – ma per fortuna a me non hanno fatto nulla, hanno preferito buttarsi giù dal balcone nel vuoto e scappare».
È stata invece minacciata con un trapano una coppia di anziani residente in via Garibaldi. È successo la sera prima dell’epifania. È stata la donna a trovarsi di fronte i ladri: aprendo il cancello di casa ha notato le luci accese e le finestre aperte. Quando uno l’ha vista ha impugnato un bastone e ha minacciato di ucciderla se si fosse messa in mezzo. Poi ha dato l’allarme ai complici e tutti e tre sono scappati con le federe dei cuscini riempite con la refurtiva. Quando il marito ha provato a rincorrerli, uno è tornato indietro e gli ha puntato al volto un trapano a punta lunga, “urlando come un pazzo”. In casa avevano tagliato la porta della cassaforte, forse con un flessibile.
La denuncia è stata presentata ai carabinieri arrivati sul posto. Nelle loro mani l’identikit sommario: italiani, tra i 20 e i 30 anni, atletici.