Arcore: spray al peperoncino in aula, studentessa nei guai

Una studentessa delle scuole medie ha spruzzato uno spray al peperoncino in aula, probabilmente per saltare un'interrogazione. È successo ad Arcore.
Spray al peperoncino
Spray al peperoncino

Tredici anni, studentessa di terza media ad Arcore, intelligente, vivace ma evidentemente poco amante della storia dell’arte. E così, venerdì scorso, con un’incombente interrogazione ha messo in atto uno stratagemma: è arrivata a scuola – all’Istituto “Dorotee” di via Edison – “armata” di una bomboletta al peperoncino antiaggressione, di quelli particolarmente urticanti, e poco prima della lezione sulla storia dell’arte, all’inizio della pausa, ha premuto a fondo lo spray rendendo l’aula impraticabile.

Arcore: spray al peperoncino in aula, malore per un’insegnante

Fra i suoi compagni qualcuno ha assistito alla scena, qualcuno ha gridato, finché una suora non si è accorta che qualcosa non andava. Si è avvicinata all’aula chiedendo spiegazioni, ma ha subito sentito nell’aria che c’era qualcosa di strano: probabilmente senza avvertire il pericolo, si è infilata nell’aula, ha chiuso la porta dietro di sé e si è precipitata alle finestre per far cambiare l’aria. Ma in quei pochi metri ha accusato un malore che per fortuna è riuscita a superare senza dover ricorrere alle cure mediche.

Ovviamente la ragazzina è stata individuata, chiamata dalla preside, e sono stati convocati i genitori.

Arcore: spray al peperoncino in aula, lo spray urticante vietato ai minori di sedici anni

Lo spray urticante può essere acquistato da tutti i cittadini che abbiano almeno 16 anni. In principio era venduto esclusivamente da armerie o negozi specializzati nei prodotti di autodifesa, ma dopo la regolamentazione ministeriale è possibile trovarlo anche sul web, in farmacia e nei comuni supermercati. C’è comunque da sottolineare che utilizzare uno spray al peperoncino non a norma potrebbe esporre il possessore a conseguenze penali, potendosi integrare altresì il reato di getto pericoloso di cose oltre che quello di lesioni personali.

Nei mesi scorsi, a Treviso, su un’azione analoga, e seminando il caos tra i presenti per evitare una verifica di matematica, due studentesse sono finite all’ospedale. E ancora a Genova, dove una studentessa di 25 anni ha spruzzato lo spray al peperoncino in classe e nel corridoio e cinque persone hanno accusano un principio di intossicazione. Per non parlare poi dei falsi allarmi per la presenza di ordigni esplosivi che comunque, per sicurezza, richiedono comunque l’evacuazione del plesso scolastico.