Arcore: il consiglio comunale si divide sul Fondo per le famiglie in difficoltà

Nella seduta a distanza di giovedì, la mozione del centrosinistra che chiedeva di confermare il contributo del Comune al Fondo per le famiglie in difficoltà è stata bocciata dalla maggioranza.
Paola Palma
Paola Palma

Il Fondo Solidale ha diviso il Consiglio Comunale di Arcore. Nella seduta a distanza di giovedì, la mozione del centrosinistra che chiedeva di confermare il contributo del Comune al Fondo per le famiglie in difficoltà è stata bocciata dalla maggioranza. Dietro al no ci sarebbe una questione di tempistiche.

“Avevamo chiesto più tempo per verificare bene tutti gli aspetti – ha esordito la presidente del consiglio Laura Besana – ma oggi la mozione è stata presentata lo stesso. Ne prendiamo atto ma non abbiamo ancora le informazioni necessarie”.

A presentare la richiesta è stata Paola Palma, ex assessore della giunta Colombo che, nel 2011, in uno stato di crisi economica, aveva istituito il fondo per le situazioni di emergenza familiare: dalla singola rata del mutuo alla copertura una tantum di altre piccole spese urgenti. Partner nell’iniziativa anche la Caritas cittadina e l’Associazione del Volontariato.

I tre fondatori si impegnavano in parti differenti a versare sul conto un contributo che, nel caso del Comune, proveniva dal taglio del 10% sugli emolumenti di sindaco e assessori. Altri contributi arrivavano da donatori privati. Palma ha citato anche qualche cifra: 72mila euro di versamenti dalla giunta in questi 10 anni. Poi l’invito ai nuovi amministratori a proseguire nell’auto-riduzione dei compensi, tanto più in un periodo che, tra pandemia e rincari, è purtroppo ancora più critico di quello del 2011.

L’ex assessore all’Istruzione non ha nascosto la delusione davanti alla bocciatura della mozione: “lo vedo come un rifiuto pesante che mi lascia perplessa. Immagino che dipenda dal fatto che questa maggioranza si è appena insediata e vuole analizzare tutto, d’accordo, ma quel conto è tracciato fino al centesimo, sulle destinazioni vigila una commissione, bastava chiedere al funzionario comunale di riferimento e una settimana di tempo sarebbe stata più che sufficiente”.

Gli interventi dei consiglieri di maggioranza, da Marcello Renzella a Perego, hanno ribadito la convinzione di dare mandato al sindaco di chiarire al più presto tutte le questioni. Maurizio Bono ha precisato di non avere una contrarietà di merito ma di volere approfondire aspetti tecnici non chiari. Il dettaglio non è stato fornito ma Bono ha detto di attendere informazioni già richieste in Provincia.Anche il segretario Pd Michele Calloni, dai banchi della minoranza, ha criticato la scelta della maggioranza annunciando che il centrosinistra non lascerà cadere la cosa e riproporrà la mozione una volta passato un po’ di tempo.