Arcore: il caso rsa arriva al Tar, due anni dopo

Fissata l'udienza per discutere del ricorso presentato dalla Us Casati contro la realizzazione del progetto davanti al PalaUnimec.
Il progetto della rsa di Arcore
Il progetto della rsa di Arcore

La vicenda della casa di riposo di Arcore che dovrà sorgere sul pratone di fronte alla sede della Società Borgo Lecco Iniziative SpA vede finalmente un primo traguardo, l’udienza fissata al Tar, il 14 febbraio a seguito del ricorso al tribunale da parte della Us Casati utilizzatrice del PalaUnimec: secondo l’associazione sportiva arcorese il progetto della Rsa non risponde ai requisiti di pubblico interesse per diverse di ragioni, ma in primis per le volumetrie e per la scarsità dei posti convenzionati.

Rsa di Arcore al Tar: le parole della proprietà tempo fa

«Una storia lunga anni – aveva dichiarato Cesare Lorini, amministratore delegato della “Borgo Lecco Iniziative SpA”, proprietaria dell’area – Siamo partiti sei anni fa con il pensiero di fare qualcosa di grande per Arcore, una casa di riposo per anziani, dedicata a mio nonno, Giuseppe Perego. In pratica la chiusura di un ciclo, dalle carrozzine e passeggini, passando per l’asilo, fino alla casa di riposo per anziani. E avendo noi un terreno libero di rimpetto alle nostre altre proprietà, già dotate di tutti i servizi: un centro direzionale con uffici, negozi, un albergo con due ristoranti e parcheggi, abbiamo pensato che quello fosse il posto ideale per costruire una Rsa vicina alla gente anziché costruirne una in un posto isolato».

Ma tutto si è bloccato dopo il ricorso al Tar della Us Casati e finalmente, a distanza di due anni, bontà loro, i giudici del Tar hanno deciso di esaminare il ricorso e mettere la parola fine ad un conflitto che cominciava a pesare non poco sulla città.

Rsa di Arcore al Tar: le parole del sindaco

«Sono molto felice che hanno finalmente fissato udienza – ha dichiarato il sindaco Maurizio Bono – e spero così, finalmente, di andare a sciogliere questo nodo gordiano che blocca la città rispetto al progetto Rsa. Era quello che volevo, e se da una parte sono felice per la calendarizzazione dell’udienza, dall’altra parte sono rattristato perché ci hanno messo ben due anni. Ritardi che poi ha pagato la città perché una decisione presa immediatamente avrebbe potuto far prendere delle scelte, all’Amministrazione, di un certo tipo. E infatti ancora oggi siamo bloccati in attesa di una delibera definitiva».

Da parte di Cesare Lorini una dichiarazione di attesa: «Finché non abbiamo la sentenza preferisco non esprimermi. Una cosa è certa, siamo fiduciosi, ci mancherebbe altro, c’è un progetto lì pronto a partire. Quindi attendiamo speranzosi, non possiamo fare altrimenti».