Archivio Attilio Pozzi in mostra a Cesano a Maderno: a Palazzo Borromeo la Brianza raccontata in fotografia

“Archivio Attilio Pozzi” prossimamente in mostra a Palazzo Borromeo di Cesano Maderno. È il risultato del primo studio di 300mila negativi e circa 10.000 stampe fotografiche per raccontare il territorio che cambia e la “Gente di Brianza”.
Cesano Attilio Pozzi
Cesano Attilio Pozzi

Ha raccontato trent’anni di Brianza fotografia dopo fotografia. Quell’archivio di cronaca, fatti, eventi raccolto da Attilio Pozzi andrà in mostra a Palazzo Borromeo, a Cesano Maderno. Nella sua città per iniziativa del Comune come risultato di un primo studio sull’archivio del fotoreporter composto da più di 300.000 negativi e circa 10.000 stampe fotografiche. Regione Lombardia ha deciso un contributo di 5mila euro.
Il progetto è in elaborazione per il 2022 e le date saranno comunicate (non il 4 dicembre 2021 come comunicato nei giorni scorsi, ndr)

Collaboratore del Cittadino e del Giorno, Pozzi è morto nel dicembre 2019 per un malore che l’aveva colpito mentre stava lavorando. La Provincia nel 2020 lo ricordato con una medaglia nell’ambito del Premio Talamoni, il Comune di Cesano con la benemerenza civica.

“Persone come Attilio Pozzi hanno contribuito a scrivere la storia del nostro territorio – ha detto l’assessore regionale Fabrizio Sala – ed è importante che la sua memoria rimanga viva. Il nostro sostegno alla mostra fotografica che il comune di Cesano Maderno ha voluto dedicargli va proprio in questa direzione. Le sue foto sono un patrimonio straordinario che è importante diffondere anche tra i giovani. La vita della Brianza degli ultimi decenni è tutta racchiusa nelle sue opere”.

Due i filoni scelti, tra le foto, per permettere ai visitatori di riconoscersi: il recupero del territorio e la vita della gente che lo abita.

“Un capitolo introduttivo renderà omaggio al lavoro dei vigili del fuoco con fotografie di grande impatto visivo. La sezione “recupero del territorio”, che presenterà storie di restauro di monumenti ed edifici storici, demolizione di cascine, rivalutazione di ex-aree industriali, bonifiche e ricostruzioni, mostrerà il cambiamento fisico dell’aerea brianzola. Mentre la sezione “gente di Brianza” raccoglierà lo scorrere della vita in luoghi condivisi, come le stazioni ferroviarie, le manifestazioni culturali e politiche, e soprattutto il mondo del lavoro. Una mostra che è uno specchio geografico e umano di una delle zone più produttive d’Italia, con un’identità al contempo definita e in evoluzione continua. Una mostra che vuole riflettere sull’importanza della memoria storica collettiva e condivisa. Una mostra che attraverso gli occhi dei cittadini diffonde uno sguardo aperto sulla propria terra”, spiegano gli organizzatori.