Annullata dopo le polemiche la festa in piscina “muslim friendly”

Troppe polemiche: cancellato il "Bahja Pool Party", la festa per sole donne "muslim friendly" che era in programma a Limbiate.
Foto tratta dal sito dell'evento
Foto tratta dal sito dell’evento

Troppe polemiche, cancellato il “Bahja Pool Party”, quello che dagli organizzatori era stato definito “Il primo acquapark per donne musulmane”. La direzione della piscina, infatti, nel pomeriggio di lunedì 3 luglio ha deciso di fare un passo indietro comunicando agli organizzatori dell’evento che non è più sua intenzione dare seguito all’iniziativa. 

Festa in piscina “muslim friendly” a Limbiate: il caso sollevato dalla Lega

A sollevare il caso era stata Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, che aveva subito criticato con decisione l’iniziativa della giornata dedicata alle donne musulmane, ma non solo, e il battage pubblicitario sui social network, dove si ribadiva che tutto sarebbe avvenuto lontano da sguardi indiscreti e senza l’uso di smartphone: “Una segregazione inaccettabile – aveva subito tuonato Tovaglieri – mascherata da festa per divertirsi e sentirsi libere”. A lei si era subito accodato anche Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia, sottolineando che “non è questo il modo giusto per fare integrazione”. 

Festa in piscina “muslim friendly” a Limbiate: le parole della direzione

La notizia aveva destato grande scalpore ed era stata causa di numerose polemiche. A mettere a tacere tutto quanto ci ha pensato la direzione della piscina, comunicando agli organizzatori del “Bahja Pool Party” l’intenzione di annullare gli accordi presi
Date le polemiche mediatiche nate in questi giorni – spiega la direzione attraverso un comunicato stampa – siamo a chiarire i fatti comunicando che non è in programma nessun evento per il giorno sabato 8 luglio 2023 e per dissociarci dalle voci riguardanti il ‘sequestro’ dei telefoni e lo spegnimento delle videocamere di sorveglianza assolutamente fuori dalle nostre intenzioni. L’idea era nata dal semplice fatto di affittare la nostra location, che è aperta a tutti, a un privato, che può essere chiunque, italiano, straniero o di qualsiasi etnia e religione, che avrebbe poi invitato ospiti a sua scelta, in questo caso donne della medesima religione, per trascorrere una giornata esclusiva. Ci teniamo a precisare che, tramite la loro pubblicità, sono stati travisati alcuni degli accordi verbali presi, non immaginavamo assolutamente tutte queste restrizioni, che non sono in accordo con i nostri ideali, siamo persone che in primis tengono alla tutela e all’emancipazione delle donne. Avessimo saputo prima alcuni dettagli, avremmo rifiutato subito la proposta in questione“.

Dopo la drastica decisione alla piscina arrivano i ringraziamenti della eurodeputata leghista: “Ringrazio i titolari della piscina di Limbiate per aver preso una decisione di buonsenso, che non ostacola l’integrazione”.

Festa in piscina “muslim friendly” a Limbiate: il capogruppo leghista in Regione Alessandro Corbetta

E anche quelli del brianzolo Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in consiglio regionale: “Bene l’annullamento della giornata in piscina dedicata alle sole donne musulmane. Ringraziamo i gestori delle piscine Il Gabbiano di Limbiate per aver preso le distanze da questa iniziativa e aver negato la propria location. In questo modo l’evento, che prevedeva fra l’altro il sequestro dei telefonini e lo spegnimento della videosorveglianza di sicurezza, è stato cancellato. Una strana idea di festa in netto contrasto con i nostri valori occidentali, per cui le donne non sono obbligate a nascondersi dagli uomini per poter stare in costume da bagno. Ci auguriamo che eventi simili non trovino più accoglienza da nessuna altra parte”.