Amministrative 2019: ad Aicurzio Matteo Baraggia e la maggioranza corrono da soli, non ci sono sfidanti

Scampato il caso a Caponago, ecco Aicurzio: al voto ci sarà solo Matteo Baraggia, già sindaco dal 2004 al 2014 e poi consigliere comunale, per la lista di maggioranza “Per Aicurzio”. Forfait delle opposizioni, ma la strada non è in discesa.
Aicurzio: Matteo Baraggia
Aicurzio: Matteo Baraggia

Ad Aicurzio al voto ci sarà solo Matteo Baraggia, già sindaco dal 2004 al 2014 e poi consigliere comunale, per la lista di maggioranza “Per Aicurzio”. Un rush solitario per il forfait delle opposizioni. Le motivazioni dietro alla decisione di non presentarsi al voto sono state illustrate dalla responsabile della lista “In Comune”, Rosalba Baraggia: «Quindici anni di centrodestra ad Aicurzio hanno dato effetti – spiega – Riportare il “noi” nella comunità sarebbe stato il primo punto del nostro programma. Per fare ciò non bastava trovare una decina di persone pronte acriticamente ad alzare la mano a seconda di ciò che la giunta proponeva. Per un progetto tanto ambizioso quanto necessario, occorre un movimento di persone che convintamente e fattivamente lo sostengano e tre o quattro consiglieri che si prendano a carico ognuno un obbiettivo».


LEGGI Elezioni, Caponago vota davvero: c’è lo sfidante per il sindaco uscente (al fotofinish)

Baraggia (Rosalba) ha poi passato in rassegna singolarmente le cause di questo forfait: «Limiti oggettivi e soggettivi; scarsa presenza in paese; un linguaggio non adeguato; paure; apatia; problemi personali; delusioni; financo dichiarazioni rese dal capogruppo dell’altra lista di minoranza (“Futuro e partecipazione”, ndr) in una pubblica assemblea in cui proponeva di non fare nessuna lista e lasciare tutto in mano al centrodestra sperando che non riuscendo ad arrivare al quorum si sarebbero invalidate le elezioni. Dichiarazione improvvida e deplorevole che ha sabotato la creazione di una lista di democratici e progressisti con un programma degno di un Comune votato al futuro. Ci siamo orientati su di una lista meno impegnativa che puntasse all’opposizione».

«Non posso che essere dispiaciuto – aveva commentato l’ex primo cittadino Baraggia prima del termine per la presentazione delle liste – La presenza di una sola lista snaturerebbe di fatto il lavoro del consiglio comunale. In un sistema democratico è sempre necessario infatti un duplice confronto, da una parte con i cittadini e dall’altra con gli altri gruppi politici».

In caso di una sola lista, per rendere valido il voto serve che almeno il 50% degli aventi diritto più uno si presenti alle urne, altrimenti il Comune rischierebbe un commissariamento da parte della Prefettura.